La donazione come atto d’amore per la vita: la testimonianza dei genitori di Giuseppe Lena

PALERMO – “Donare non toglie nulla, ma consente ad altre persone di continuare a vivere”: si può sintetizzare con questa frase il contributo che Tonina Di Grigoli e Franco Lena hanno dato intervenendo, lo scorso 21 novembre, al seminario “Donazione e trapianti d’organo: aspetti etici, scientifici, organizzativi”, organizzato presso l’aula dell’Accademia di Scienze Mediche all’Ospedale Policlinico Palermo.

Un convegno sul tema dei trapianti affrontato a partire da diversi punti di vista, dagli aspetti etici a quelli tecnico-scientifici.

I genitori di Giuseppe Lena, giovane studente cammaratese tragicamente scomparso nel dicembre 2013 durante un allenamento in una palestra palermitana, sono stati invitati a condividere la propria esperienza, ovvero la donazione degli organi del figlio in seguito alla sua prematura scomparsa. Poco tempo prima del tragico evento, infatti, lo studente aveva manifestato ai genitori la volontà di donare gli organi, mentre era già donatore di sangue.

“Nella tragedia immane – ha raccontato il padre del ragazzo – ci diede sollievo sapere in anticipo quale fosse la volontà di nostro figlio in merito alla donazione di organi, facilitando non poco la decisione di autorizzare l’espianto per consentire a delle persone di poter sperare in una seconda vita. Questo deve essere lo spirito della donazione degli organi, uno spirito di condivisione”. Gli organi di Giuseppe Lena hanno salvato quattro persone.

Una giornata di formazione, quella dello scorso 21 novembre, su un tema di fondamentale importanza e un’occasione, per la famiglia Lena, per ricordare l’importanza di affrontare un tema tema come quello della donazione con i propri familiari, un gesto che è un vero atto d’amore per la vita.