Il ricordo di Giovanni Lo Presti, generoso in vita e donatore di organi per continuare a dare la vita dopo la morte

CAMMARATA – Avrebbe compiuto 40 anni a luglio, il cammaratese Giovanni Lo Presti che ci ha lasciato per un improvviso malore. Sposato da circa due anni e mezzo, conosceva sua moglie sin dall’università, lei professoressa di lettere e lui esperto in gestione e consulenza aziendale. La prematura morte di Giovanni ha sconvolto tutti, ma lui continua a vivere perché ha lasciato un segno significativo in tutti coloro i quali hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Innamorato del nostro territorio tanto da volere lavorare per promuoverlo, aveva conseguito un master di specializzazione in aziende vitivinicole; nell’ambito lavorativo era considerato un professionista efficiente e carismatico. Aveva in cantiere nuove idee per rilanciare il territorio e soprattutto la terra alla quale era molto legato.

Appassionato della lettura dei manga, felice di viaggiare, tifoso della Juventus, amante della pesca e del calcetto, grande sportivo, anche l’A.S.D. Tennis Sport di San Giovanni Gemini lo ha voluto ricordare per la passione, l’entusiasmo e la generosità che ha sempre dimostrato sia nelle relazioni umane che nelle discipline del tennis e del padel. Legato al padre che aveva perso purtroppo da tempo, fisicamente e caratterialmente simile alla madre l’insegnante in pensione Giovanna Di Vara con la quale aveva un rapporto speciale di grande confidenza e rispetto, Giovanni era molto schietto, diretto, onesto, sensibile, eloquente e sempre pronto ad aiutare chi lo circondava. Era intelligente, profondo, altruista, solare, ironico ma sempre in modo elegante, socievole e amico di tutti, di grandi e piccini. Otto anni più piccolo della sorella Silvia con cui aveva un bel rapporto, Giovanni aveva studiato al liceo classico di Mussomeli e aveva conseguito la laurea triennale a Palermo e la magistrale a Bergamo in Economia legata alle aziende. Giovanni era generoso in vita e ha continuato a esserlo anche dopo la morte, donando gli organi, per fare in modo che altri potessero essere salvati. La moglie, i numerosi amici di Giovanni e i suoi parenti gli hanno reso omaggio durante le esequie ricordandone la grande generosità, i profondi e sinceri valori che erano alla base di ogni sua azione e del modo di rapportarsi con gli altri.

Grazie Giovanni per quello che sei stato e per la tua generosità. Ti porteremo sempre nei nostri cuori.