SAN GIOVANNI GEMINI – Nella prima metà del 1500 la nobildonna Margherita Abatellis resse da sola la contea di Cammarata con annesso territorio di San Giovanni, oggi San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento. In occasione dei festeggiamenti della Beata Maria Vergine del Monte Carmelo, la Notte bianca mariana, in cui si sono svolti contemporaneamente tanti eventi con diverse postazioni legate alla Madonna, ha visto rivivere la Contessa che con il primo marito Federico II, Abatellis come lei essendo lo zio paterno, aveva creato i primi edifici abitati di quello che sarebbe stato San Giovanni Gemini e che aveva reso potente Cammarata. Ed è proprio nella chiesa della Madonna del Carmelo a San Giovanni Gemini che la Presidente del Gruppo Storico Abatellis Branciforti Conti di Cammarata – Duchi di San Giovanni Gemini Irene Catarella si è trasformata per una notte nella nobildonna figlia di Antonio Abatellis ed Elisabetta Branciforte (o Branciforti) dando voce in prima persona a colei che riuscì a governare una contea da sola nel lontano 1500. Le dolcissime bambine del gruppo, presenti la piccola Sara e le più grandicelle Elena, Emma e Clara, i ragazzi straordinari dell’Arca onlus Robertina, Pasqualino e Rosolino, i giovani, come la Vicepresidente Simona Infantino, e i più grandi, come il probus vir Salvo Infantino, hanno rappresentato alcuni membri della dinastia degli Abatellis Branciforti che dominarono la Contea di Cammarata e il Ducato di San Giovanni Gemini, da loro fondato, dal 1431 al 1680 rendendoli potenti e floridi. Un lavoro di squadra quello degli Abatellis Branciforti con l’Architetto Nicola Caracciolo che ha puntualmente spiegato la storia artistica della Chiesa della Madonna del Carmelo agli innumerevoli intervenuti per poi annunciare una sorpresa oltre spazio e tempo: catapultare tutti i presenti nel 1500 chiamando in causa la Contessa Margherita Abatellis a parlare in prima persona accompagnata dalla sua dinastia. Ha emozionato tutti sentire parlare di storia dal personaggio stesso che l’ha fatta e la Professoressa Irene Catarella/Margherita Abatellis ha spiegato la provenienza della sua stirpe e di come sia arrivata in questo territorio, come sia stata confortata e supportata dalla Madonna del Carmelo, la Bedda Matri du Carminu, come affettuosamente la si chiama, nei momenti difficili della sua vita, quando cioè, rimasta vedova nel 1523, aveva dovuto reggere la Contea da sola per un certo periodo, ma anche dopo la morte del suo secondo marito Blasco Branciforti. “Illustri messeri e nobili dame del futuro, Io sono la Contessa Margherita Abatellis e questa è la mia dinastia”, ha cominciato la Presidente Irene Catarella, “Per devozione alla Beata Vergine del Monte Carmelo, che ho sentito sempre accanto a me, e per aiutare a salvare le anime che abitavano le case del territorio di San Giovanni, chiesi ai Carmelitani di trasferirsi dalla Chiesa di San Biagio in Cammarata alla Chiesa di San Giovanni in territorio di San Giovanni, facendo spostare i confratelli del Battista in una cappella vicina che divenne poi chiesa e a voi persone del futuro rispetto a noi è nota coma Sangiuvannuzzu. Volli anche che la Chiesa fosse dedicata alla Madonna del Carmelo, e così fu. E noi siamo felici che la devozione alla Madonna continui anche nei secoli e siamo sicuri che non si interromperà mai”, ha spiegato e concluso la Professoressa Irene Catarella che ha appassionato tutti insieme al suo meraviglioso gruppo storico sempre pronto a interpretare con gioia e senso di responsabilità la storia del proprio territorio. Il Gruppo Storico Abatellis Branciforti ha ringraziato per il coinvolgimento il Comitato della Beata Vergine del Monte Carmelo. Per chi se lo fosse perso, ecco il link dell’intervento:
https://youtu.be/gSv7H2g-KCI?si=nfWR0SMWrcpjXP60