Cosa accade quando, dopo anni, si torna nel paese in cui si è nati e cresciuti? E che si è stati costretti a lasciare per motivi lavorativi o di studio?
Lo racconta la giornalista Grazia La Paglia in “Altrove”, il suo nuovo romanzo breve.
“Altrove” racconta il viaggio di ritorno di una migrante nel suo paese di infanzia.
Troverà strade e case vuote, popolate solo da fantasmi che, prima di svanire nel nulla, lasciano qualcosa alla visitatrice: chi dona un seme, chi una moneta, chi un gessetto e chi una pallina.
Quel paese, quindi, ha ancora qualcosa da donare – o insegnare. Nonostante sia completamente cambiato e nonostante non lo si riconosca più. Perché muta chi va via, ma muta anche chi resta.
“Alle volte, quando si intraprende un viaggio di ritorno, pensiamo di poter ritrovare quello che abbiamo lasciato: rapporti, abitudini, oggetti e luoghi. Ma non è così: tutto cambia e si evolve, così come cambia chi è andato via” spiega La Paglia.
“Chi ha lasciato quei luoghi, tornando, capisce di non farne più parte. Si ritrova nel proprio paese ma si sentirà un estraneo. Di questo senso di non-appartenenza parlo in “Altrove”, ma non solo. Parlo anche del fatto che, nei luoghi del passato, ci sono ancora pezzi di noi che siamo andati via. E possiamo tornare per raccoglierli”.
Il libro
“Altrove” è disponibile sia in formato cartaceo che ebook su Amazon.
L’autrice
Grazia La Paglia è una giornalista siciliana, di origini vallelunghesi. Ha vissuto per lunghi anni a Palermo, dove ha collaborato con diversi uffici stampa e testate (tra cui La Repubblica e La Sicilia).
Oggi vive a Milano, dove ha pubblicato:
– “Non sarà mai una dea” diario della migrazione dal sud al nord Italia, tra analogie e differenze tra i due luoghi,
– “Amore è fame”, poesie
– “Non toglietemi subito il sole – favola urbana”, un romanzo che narra delle dipendenze e che si è classificato al terzo posto al Festival internazionale del libro Etna Book (edizione 2022)
– “Corpi”, un’autobiografia a più voci sui disturbi alimentari.
COMUNICATO