Natale di solidarietà per l’Associazione “Festività villalbesi”

VILLALBA – Natale, si sa, è tempo di regali. La festa più attesa dell’anno per grandi e piccini, un momento di condivisione all’insegna della pace e della fratellanza. L’occasione per ritrovarsi in famiglia, riscoprire vecchie amicizie quasi perdute, ripensare alle proprie azioni e ripromettersi di non ripetere gli errori passati. O almeno così dovrebbe essere.

La società dei consumi nella quale viviamo, infatti, ha finito per trasformare una festa religiosa legata alla bontà e all’amore fraterno in un motore economico che finanza un gigantesco giro di affari dalle cifre da capogiro.

Dai dati rilevati dalla Coldiretti emerge come l’Italia si classifica al terzo posto in Europa tra i paesi in cui si spende di più durante le festività natalizie con una spesa superiore del 19% rispetto alla media europea.

Eppure c’è chi decide di riscoprire lo spirito originario del Natale e regalare un sorriso a chi ne ha più bisogno. E’ questa l’iniziativa portata avanti dall’Associazione “Festività villalbesi” rappresentata dal Presidente Calogero Diliberti, la vicepresidente Francesca Licata e dalla segretaria Ursula Annaloro.

“Lo scorso anno abbiamo chiuso il nostro bilancio in attivo con l’avanzo di una piccola somma che quest’anno in occasione delle feste natalizie abbiamo deciso di usare per donare ad alcune persone del nostro paese un cesto con beni alimentari di prima necessità (pasta, latte, biscotti, fette biscottate, tonno e carne in scatola, caffè e un panettone) che abbiamo provveduto personalmente a distribuire nel pomeriggio del 31 Dicembre” spiegano i responsabili.

“Con questa piccola donazione abbiamo cercato di far sentire un po meno sole alcune persone che non hanno avuto la fortuna, durante questi giorni di festa, di godere del piacere di ritrovarsi circondati dall’affetto di numerosi familiari. Siamo infatti convinti che la solitudine e il vivere ai margini della propria comunità siano causa di disagi ben maggiori di quelli creati dalle stesse ristrettezze economiche”.

“In tutto abbiamo visitato 8 persone ma avremmo voluto fare di più. Certamente la nostra piccola scorta alimentare non potrà soddisfare le loro esigenze materiali per un lungo periodo ma crediamo che i nostri sorrisi e le nostre strette di mano, con i migliori auguri per l’anno nuovo che è appena cominciato, siano stati più appaganti”.