MUSSOMELI – Fino al 25 luglio bisognerà accontentarsi di appena 20 secondi di video promo. Giusto un piccolo assaggio dell’atmosfera che avvolge l’ultimo singolo di Gero Riggio “Dieci e Love”.
Ancora tre settimane di attesa dunque per poter finalmente scaricare su tutti gli store digitali, e in tutti i formati disponibili, un brano che si preannuncia rivoluzionario, dal ritmo tipicamente estivo, dove amore e musica andranno a braccetto.
Sotto la supervisione e con la produzione artistica di Leonardo Curiale, che si è occupato degli arrangiamenti, grazie a Circuiti Sonori, etichetta indipendente che ne ha curato la produzione esecutiva e la distribuzione digitale, il cantautore mussomelese fa ritorno nel panorama discografico a distanza di due anni dall’uscita dell’ultimo singolo “Mountain bike” e dopo il successo del primo album “Guardando nello specchio”.
“Dieci e Love – racconta Gero – non è altro che un gioco di parole, un voto personale che do all’amore quando è sincero. Un amore che nel brano è raccontato sotto tutti gli aspetti: da quelli più leggeri a quelli più intimi, un amore tanto decantato che rischia però di trasformarsi “in ossessione”. Un brano che ha cambiato decisamente il mio approccio alla scrittura e alla composizione musicale impreziosita dal talento di Leonardo. “Dieci e Love” dunque ha tutte le carte in regola per raggiungere ottimi risultati di critica e di pubblico, un brano al quale abbiamo lavorato molto, andando a ricercare dei suoni nuovi ma allo stesso tempo vintage che lo rendono vero, attuale, leggero ma certamente non privo di contenuti, un singolo che anticipa un album di inediti in uscita a novembre.”
Il brano è stato registrato presso gli studi di registrazione “Master Play Studio” di Leonardo Curiale, a Mussomeli, e masterizzato da Gianni Bini presso gli studi “House of glass” di Viareggio (LU).
Dal 24 luglio è previsto il “radio date”, con programmazione musicale nelle radio e sul web. In programma pure un videoclip ufficiale la cui produzione è stata affidata a “Mizzica Film”, con la regia di Nicola Palmeri.
