Lercara Friddi, nuova mobilitazione per il comitato “No Tarsu”

no tarsuLERCARA FRIDDI – In seguito alle vicende relative all’approvazione del nuovo tributo sui rifiuti, la Tares, e in relazione all’invio in questi giorni di solleciti di pagamento del vecchio, il comitato “No Tarsu” ha indetto un’assemblea cittadina per domenica 27 ottobre a partire dalle 10.30, nei locali del teatro Palagonia di Lercara Friddi. Dal Comune si apprende che è annunciata anche la presenza del sindaco Giuseppe Ferrara.

Si tratterà di un incontro che ha lo scopo di spiegare ai cittadini lo stato dei fatti in merito alla Tarsu 2012 e alla nuova disciplina relativa alla Tares, le cui bollette stanno arrivando in questi giorni nelle case dei lercaresi con la richiesta del pagamento dei due terzi dell’ammontare del tributo. Gli importi sono stati calcolati sulla base delle tariffe Tarsu 2012 aumentate del 100%, che erano state deliberate dal vecchio consiglio comunale e dalla giunta municipale: le due delibere erano però state oggetto di ricorso al Tribunale amministrativo regionale da parte del comitato. Il Tar aveva sentenziato che le due delibere erano da ritenersi illegittime: la prima, quella del consiglio, per illegittimità dell’organo che ha emesso il provvedimento; la seconda, quella della giunta, per violazione del principio di irretroattività. In sostanza: il consiglio comunale non è autorizzato a deliberare in materia di aumenti tributari e la giunta non può adottare nel 2013 un provvedimento che vale per l’anno precedente, il 2012.

Andiamo però con ordine.

L’assemblea cittadina di domenica 27 ottobre si occuperà di tre punti:

1. Tarsu 2012 – cosa fare e come comportarsi dal punto di vista legale.

2. Solleciti Tarsu relativi al 2009-2010-2011 inviati dal Comune in questi giorni.

3. Spiegazione della disciplina del nuovo tributo, la Tares, e costituzione di un nuovo comitato civico che si occupi di intraprendere eventuali azioni legali a tale riguardo nel caso si riscontrino delle ulteriori violazioni.

Relativamente al punto numero uno, il comitato civico sostiene, sulla base delle due sentenze di annullamento delle delibere in materia di Tarsu 2012 e dopo aver assunto i pareri di diversi legali, che sia legittimo appellarsi in sede di commissione tributaria agli eventuali futuri solleciti che saranno inviati dal Comune. L’unico “problema” è che la nuova azione “costa”: a fronte di un piccolo versamento, si potrà presentare un ricorso ulteriore a nome dei singoli titolari delle bollette errate (ricordiamo che sono considerate errate perché riportano importi calcolati sulla base di tariffe contenute in due delibere annullate dal Tar), con il quale verrà chiesto che le sentenze precedentemente emesse dal giudice amministrativo vengano estese anche al proprio caso. Il pomo della discordia è in particolare la seconda sentenza di annullamento, con la quale il Tar Sicilia ha annullato la delibera della giunta Licata con cui si ribadiva l’aumento del 100% della Tarsu decisa dal consiglio. Sulla base del parere del precedente consulente legale del Comune avvocato Giuseppe Ribaudo, sia la vecchia che la nuova amministrazione sostengono però che la sentenza in questione sia da applicare solo a chi ha presentato il ricorso. All’epoca infatti a ricorrere al giudice amministrativo era stata una singola cittadina, alla quale è anche stato riconosciuto il gratuito patrocinio. Bene: il Comune e il suo consulente legale ritengono che la sentenza debba essere applicata solo a lei, mentre gli altri che non beneficerebbero degli effetti della pronuncia dovrebbero pagare la Tarsu 2012 con l’aumento del 100%.

Sempre di Tarsu tratterà il secondo punto all’ordine del giorno: in questi giorni il Comune sta inviando nelle case dei lercaresi i solleciti di pagamento relativamente agli anni 2009, 2010 e 2011. Si tratta di un’azione che vuole colpire gli evasori fiscali totali o parziali, in quanto si inserisce in una programma di recupero crediti per riassestare le casse municipali. Quindi: chi ha già pagato la Tarsu nel 2009, 2010 e 2011 non ha nulla da temere e tenere a portata di mano le ricevute dei versamenti effettuati, in modo da dimostrare il pagamento. Chi non ha queste ricevute dovrà invece regolarizzare la propria posizione. Ricordiamo inoltre che già nel 2010 un gruppo di cittadini aveva fatto ricorso al Tar Sicilia ottenendo l’annullamento di cospicui aumenti di tutte le categorie tariffarie, con punte di un +125% per le abitazioni, rispetto all’anno 2009.

L’ultimo punto che verrà affrontato è infine la Tares 2013. Assieme ai solleciti della Tarsu infatti il Comune sta inviando ai cittadini lercaresi l’acconto del nuovo tributo, la cui adozione è stata deliberata lo scorso 30 settembre dal consiglio comunale nell’ultimo giorno utile concesso dalla legge nazionale. Ebbene: da quanto risulterebbe, le tariffe sarebbero state calcolate sulla base delle tariffe Tarsu 2012, quelle però che recano l’aumento del 100% rispetto al 2011 e che sono state annullate dalle sentenze del Tar.

Il comitato “No Tarsu” relativamente al terzo punto tiene a sottolineare che in merito a eventuali nuove azioni non è autorizzato a procedere, perché nato con l’esclusivo compito di ricorrere contro la Tarsu 2012. Che fare dunque? L’auspicio è quello che si costituisca un nuovo comitato civico, con il compito di seguire le vicende relative alla Tares 2013 e al quale il comitato “No Tarsu” fornirà consigli sulla base dell’esperienza cumulata.

In ogni caso, l’assemblea cittadina di domenica 27 ottobre proseguirà e confluirà in una sottoscrizione aperta fino alle 19: chi vorrà potrà dunque ricevere informazioni ancora più dettagliate anche dopo la fine dell’incontro informativo del mattino e se si decide di procedere, partecipare con una quota minima alla formazione del nuovo comitato.