LERCARA FRIDDI – Si è svolto sabato 6 luglio l’incontro fra la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ferrara e i rappresentanti del comitato civico “No Tarsu”, nato a novembre 2012 a seguito della decisione di aumentare del 100% le tariffe Tarsu per il 2012. Il comitato si è fatto promotore di due ricorsi al Tar contro le deliberazioni di consiglio comunale e giunta municipale, entrambi vinti con dichiarazione di nullità degli atti citati.
A seguito di un comunicato stampa ufficiale reso noto dal comitato, si è appreso che l’incontro è stato richiesto “per avere chiarimenti circa i provvedimenti che la nuova amministrazione intende intraprendere in tema tariffe Tarsu 2012, e anni seguenti, dopo che di fatto due sentenze hanno annullato due delibere di aumento”.
Il sindaco Ferrara, “in forza del parere reso dal difensore del comune avvocato Giuseppe Ribaudo, ha sollevato perplessità circa la validità per tutti i contribuenti della sentenza”. Il comitato ha invece “ribadito che la corretta interpretazione della seconda sentenza avendo annullato la delibera di aumento di fatto annulla l’aumento per tutti a prescindere dal fatto che è ricorso al Tar soltanto una persona”. La questione infatti sollevata dal legale del comune è proprio legata al fatto che a presentare l’istanza al tribunale amministrativo regionale sia stata solo una persona, per cui si sottolinea da parte dell’avvocato che l’annullamento degli effetti è relativo solo “all’interesse della ricorrente”.
Da parte sua, il comitato “No Tarsu” e il legale che ha seguito i due ricorsi – Rosalba Basile – fanno notare come il principio per cui l’esito della sentenza ha portata generale ed estensibile a tutti i cittadini è che “la sentenza di annullamento di un atto che non abbia un destinatario determinato opera erga omnes, perché il provvedimento non esiste più: quando il giudicato di annullamento riguarda un atto inscindibile ed una pluralità di soggetti, anche il non ricorrente può avvalersi della relativa sentenza nelle sedi proprie (anche se non può esperire il giudizio di ottemperanza). Ciò si verifica quando la sentenza del giudice amministrativo abbia annullato una norma regolamentare o un provvedimento determinativo di un prezzo, di una tariffa o di una aliquota di una tassa o di una imposta da parte di un ente locale, come nella fattispecie”. A sostegno di quanto sostenuto, l’avvocato Basile cita due sentenze dei massimi organi giudiziari, la sentenza n. 7023 del 12 dicembre 2009 del Consiglio di Stato, sezione VI (che ha l’ultima parola in merito ai giudizi in materia amministrativa dopo il Tar regionale e il CGA in Sicilia, ovvero il Consiglio di Giustizia Amministrativa che ha le stesse identiche funzioni, consultive e giurisdizionali, del Consiglio di Stato, ma limitatamente agli atti delle Autorità amministrative della Regione Siciliana) e la sentenza n. 2199 del 31 gennaio 2011 della sezione tributaria civile della Corte di Cassazione.
C’è inoltre anche un precedente in materia di ricorsi Tarsu a Lercara Friddi: nel 2010, quattro cittadini di cui tre ex rappresentanti della minoranza della passata consiliatura – Paolo Piazza, Angelo Saglimbeni, Rosolino Lo Bue – hanno fatto ricorso al tribunale amministrativo regionale per annullare gli effetti della delibera di giunta comunale n.91 del 13 aprile 2010, avente per oggetto “Tassa per lo smaltimento rifiuti solidi urbani – Tariffe anno 2010 “. Anche in quel caso, essendo stato dichiarato dichiarato prima sospeso e poi nullo l’atto che di per sé ha portata erga omnes, tutti i cittadini hanno potuto beneficiare della decisione dei giudici.
C’è da aggiungere che secondo il parere del legale del comitato, “la prima sentenza ha inoltre di fatto rese nulle le bollette inviate a novembre scorso (2012) ed è pertanto legittimo attendere nuove bollette anche in considerazione che a seguito della nuova delibera di aumento (datata 27 febbraio 2013) non sono pervenute ulteriori bollette”.
Il sindaco Giuseppe Ferrara si è riservato di decidere in merito e quanto prima provvederà a dare comunicazione. Per sua parte, “il comitato informerà la cittadinanza degli sviluppi della questione anche riaprendo la sede per incontrare direttamente gli interessati”.