Eccellenza: reti bianche tra Kamarat e Gemini

KAMARAT: Ilardi, Rappisi, Fragapane, Lupo, Scrudato, Barone, Balistreri (dal 31’ st Corsale), Scillufo, Di Piazza, Privitera, Scrò (dal 18’ st Andreini). A disp. Maggio, Inguglia, Cumbo, Messineo, Lo Giudice. All. Renato Maggio

SAN GIOVANNI GEMINI: Amella, Sciacca, Riccobono, Di Peri, Lo Bianco (dal 42’ pt Di Noto), Bennardo, Curella, Morello, Romeo, Giuffrida (dal 39’ st Petruzzella), D’Angelo (dal 23’ st Barone). A disp. Buttacavoli, Hader, Di Marco, Zerbo. All. Riccardo Chico

ARBITRO: Michele Frasca di Sulmona.  ASSISTENTI: Marco Munacò e Pietro Cascio di Palermo.

NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, spettatori circa duemila. Ammoniti Fragapane e Giuffrida. Espulsi al 43’ pt Curella (G) e al 78’ Rappisi (K), entrambi per fallo.

 

CAMMARATA – Termina a reti bianche il derby montano tra il Kamarat e il Gemini valevole per la terza di ritorno nel torneo d’Eccellenza. Uno 0-0 che rispecchia l’andamento in campo tra due formazioni che si sono date battaglia nel corso dei novanta minuti gioco. Ai punti, secondo il nostro modesto parere, il Gemini avrebbe meritato qualcosina in più, considerata la grande mole di gioco espressa dalla formazione di mister Chico. D’altra parte vi è stato un Kamarat con le idee contate che ha creato ben poco per impensierire la retroguardia sangiovannese. Sugli spalti, invece, tutta un’altra partita con le due tifoserie che si sono esibite con fior di coreografie allo scopo di abbellire una giornata di sport come poche altre se ne vedono in giro. D’altro canto è stata una partita combattuta, con una discreta padronanza territoriale del Gemini, rimasto in dieci uomini prima della fine del primo tempo, causa l’espulsione di Curella. E dire che gli ospiti hanno sfiorato più volte il gol per portarsi in vantaggio, ma le azioni capitate sui piedi Romeo non sono state precise.

La prima parte del match è contraddistinta da una fase di studio. Il Gemini appare ben messo in campo da mister Chico, al cospetto di un Kamarat che prevalentemente agisce dalla fascia presieduta da Scrò, uno dei più attivi. Al 5’ è il colpo di testa di Curella a mettere i brividi a Ilardi; la conclusione del centrocampista biancorosso termina di poco alta. Da adesso in poi, le azioni degni di nota sono con il contagocce. Le opposte difese spadroneggiano alle varie offensive, sfuggendo ad ogni minaccia. Il Kamarat, dal canto proprio, non si fa minaccioso e, talvolta, viene bloccato da un Gemini praticamente perfetto. Sono ancora gli ospiti a farsi velenosa dalle parti di Ilardi. Al 36’ ci prova Morello, il suo tiro viene deviato quasi sulla linea da Fragapane. L’ultimo brivido è al 41’ quando Romeo, ben lanciato a rete, calcia a botta sicura con Ilardi che compie un vero miracolo deviando in angolo. Due minuti dopo viene Curella espulso per un fallo volontario su Scrò, mettendo in salita la gara dei suoi.

Nella ripresa la partita cambia di volto. Il Kamarat potrebbe usufruire della superiorità, ma così non è. Al 51’ ancora Romeo conclude da posizione ravvicinata, la sfera esce di poco fuori. Le due squadre si equivalgono in campo, così si assiste ad una gara senza grandi sussulti. Al 75’, la punizione di Riccobono finisce alta. Al 78’ si ristabilisce la parità numerica: espulso, infatti, il giovane Rappisi per un brutto fallo. Poi è la volta di Romeo che a tu per tu esalta le doti del portiere cammaratese. La formazione di casa risponde bene con un diagonale di Scillufo che fa la barba al palo. Al 90’ esatto l’episodio che farà più discutere: Corsale, nel tentativo di andare in porta, viene strattonato da Di Peri, cadendo anche a terra. Secondo il sig. Frasca tutto è regolare, sotto l’incredulità dei padroni di casa. Non c’è più tempo. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine. Rimangono soddisfatti a metà gli addetti ai lavori del Gemini. Discorso a parte per un Kamarat apparso il più brutto della stagione. In fin dei conti si può affermare che è stata una bella giornata nel centro Sicano in un match che ha coinvolto veramente tutti.

Giuseppe Varsalona

 

Foto Gianpiero La Palerma

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