Chiude il convento dei Francescani a Mussomeli. L’appello

MUSSOMELI – Il segretario della Camera del Lavoro Salvatore Cardinale, e i rappresentanti sindacali ospedalieri Calogero Polito e Giuseppe Butticè, hanno scritto una missiva al Ministro Generale Frà Marco Testa e, per conoscenza, al Vescovo di Caltanissetta Sua Eccellenza Mario Russotto, al fine di scongiurare la chiusura del convento dei frati Francescani di Mussomeli.
Di seguito il testo integrale:

“Carissimo Padre, apprendo con viva preoccupazione e profondo rammarico la notizia secondo la quale è intenzione vostra di chiudere il convento dei frati Francescani di Mussomeli. La nostra cittadina conta all’incirca diecimila abitanti e rappresenta il comune più grosso di un vasto territorio montano denominato Vallone e di cui è il centro abitato più numeroso. Proprio a Mussomeli sin dal lontano 1524, anno della sua edificazione, – ha sede il convento francescano con annessa la bella chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi in cui attualmente vivono e operano tre frati francescani, Padre Antonio Caruso che è anche il rettore e i padri Luigi Sapia e Cherubino De Stefano.
In questi giorni è arrivata la notizia che Lei in qualità di padre provinciale francescani di Caltanissetta ha deciso di ritirare i frati dal convento di Mussomeli e questa notizia, come era ovvio, ha rappresentato un duro colpo per l’intera popolazione mussomelese ma anche dei paesi vicini. Mi risulta difficile comprendere al momento quali siano le reali motivazioni che hanno determinato in Lei tale decisione ma resta il fatto che l’intera comunità mussomelese senza i frati perderebbe un pezzo del suo cuore e della sua anima.
Tra i cittadini, fedeli e non, ed il convento ci sono sempre stati una forte intesa ed un grande rispetto reciproco.
Dopo oltre 300 anni di presenza nella nostra comunità gli attuali frati, padre Antonio, padre Luigi e padre Cherubino sono gli ultimi testimoni di una storia secolare che rischia di concludersi tristemente.
In particolare padre Antonio Caruso che ricopre anche l’incarico di Cappellano ospedaliero ha saputo instaurare un intenso rapporto di collegamento e di vicinanza non soltanto con i pazienti e i loro familiari ma anche con il personale ospedaliero, medico, infermieristico ed amministrativo.
A lui va dato altresì merito per aver portato avanti con tenacia e impegno la   battaglia per l’apertura di una nuova cappella interna all’ospedale dove i pazienti ora possono finalmente trovare accanto all’assistenza sanitaria anche conforto religioso.
Mussomeli ha sempre amato i frati francescani ed è per questo da più parti si è levata alta la voce sia di singoli cittadini che delle istituzioni locali al fine di scongiurare la paventata chiusura del convento.
So infatti che altri rappresentanti istituzionali ben più importanti dello scrivente   Le hanno già scritto in merito alla questione ma anch’io desidero manifestare la mia solidarietà e vicinanza anche a nome dei tanti lavoratori e non iscritti alla mia organizzazione sindacale, ai frati francescani del convento di Mussomeli dei quali auspico la permanenza nella nostra comunità cittadina ed è proprio per questo che rivolgo un accorato appello a Lei nella speranza che Ella possa riconsiderare la suddetta decisione.
La ringrazio sentitamente e anticipatamente per la premurosa attenzione che potrà dedicare a questa mia accorata richiesta fiducioso in un esito positivo della vicenda.”