CAMMARATA – Oggi 25 luglio la Chiesa celebra San Giacomo Apostolo, detto il Maggiore, che insieme a suo fratello Giovanni furono i primi seguaci di Gesù Cristo. E proprio a questi due Santi fratelli che è dedicata una antichissima chiesa a Cammarata, conosciuta come chiesa di san Giacomo o come dicevano gli anziani Santu Japicu nel quartiere Gianguarna.
Il culto di S.Giacomo a Cammarata secondo diversi documenti storici, risalirebbe al XV secolo, mentre l’attuale chiesa, accorpata a quella di San Giovanni Evangelista , fu costruita agli inizi del 600 e nel 1759 vennero eseguiti ulteriori importanti lavori.
Nella chiesa si svolgevano le ordinarie celebrazioni liturgiche, era sede della Confraternita di San Giacomo, e si festeggiava in forma solenne la ricorrenza del 25 luglio con processione e fiera di animali e mercanzie.
La chiesa venne utilizzata per il culto fino agli inizi del XX secolo. Durante la seconda guerra mondiale, a causa della penuria di alloggi, fu utilizzata per ospitare alcuni poveri che vi abitarono per diversi anni.
Da allora è rimasta chiusa al culto. Le statue e i quadri collocati nel suo interno, sono stati trasferiti in altre chiese.
Purtroppo, a causa dell’abbandono e delle avversità atmosferiche che si sono accanite pesantemente, la chiesa ha subito un progressivo declino specialmente con il crollo di gran parte del tetto di copertura.
Da sempre l’edificio ha destato interesse specialmente dei giovani studenti universitari, che ne hanno fatto oggetto di tesi, e diversi sono stati anche i progetti per il restauro, in attesa di un adeguato finanziamento pubblico.
Nel 2008, l’ Amministrazione Comunale, interessata a salvare questo edificio e riconvertirlo come spazio per attività culturali e sociali, chiese alla Curia Arcivescovile di Agrigento, di poter averne la disponibilità, al fine di reperire i fondi per la ristrutturazione ma purtroppo quel progetto non andò a buon fine.
Nel 2016 venne sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Curia ed il Comune, atto che venne ratificato dalla Giunta il 17-3-2016 e quindi la chiesa venne ufficialmente ceduta gratuitamente al Comune.
Il 25 luglio del 2018 venne organizzata una bellissima manifestazione nei pressi della chiesa con lo scopo di raccogliere le firme per il concorso “I luoghi del Cuore del FAI”, ottenendo 2354 voti, risultato riconosciuto dal capo delegazione FAI di Agrigento che venne a collocare ufficialmente una targa commemorativa nella facciata della chiesa.
Fondamentali tuttavia sono state le spontanee azioni e le incessanti sollecitazioni presso le autorità competenti, da parte di due cittadini che da sempre hanno desiderato salvare la chiesa di San Giacomo: Salvatore Zingarello ed Enzo Li Gregni.
Finalmente e grazie all’interessamento dell’Amministrazione Comunale, è stato concesso un finanziamento da parte del Ministero della Cultura di concerto con il Ministero del Turismo, che consentirà di ristrutturare e riqualificare ai fini turistici e culturali l’ex chiesa di San Giacomo. I Lavori sono già iniziati e si spera che il prossimo anno l’edificio sia fruibile.