BIVONA – Nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa, l’Istituto Luigi Pirandello di Bivona si internazionalizza per accrescere le competenze dei propri studenti dando l’opportunità di partecipare ad un prestigioso progetto MUNER di simulazione diplomatica presso le Nazioni Unite a New York.

Dare la possibilità ai giovani di prendere in mano il proprio futuro e raggiungere traguardi è fondamentale per la società del domani, e prendere parte al progetto National High School Model United Nations (NHSMUN) è stato un modo per farlo: ogni studente prima della partenza ha frequentato il corso in modalità blended di 60 ore finalizzato a promuovere una conoscenza specifica e di alto livello degli organismi rappresentanti, del loro funzionamento, nonché dei temi oggetto dell’attività da svolgere. Infatti l’obiettivo del progetto è stato quello di aprire nuovi orizzonti ai delegati e agli ambasciatori del futuro.

“Le simulazioni sono state di fondamentale importanza per comprendere come gestire un problema globale e quali siano le scelte da operare per garantire il dialogo tra le Nazioni – questo è quanto dichiarato dalle studentesse Chiara e Gaia Traina – e ancora – noi alunni del Liceo Luigi Pirandello abbiamo avuto il privilegio di partecipare a questa attività che ha permesso a tutti noi di riflettere su diversi aspetti: le scelte future e la realtà che ci circonda”. Trentasette alunni del Pirandello sono volati a New York City, vivendo il grande sogno americano della Grande Mela, per partecipare a delle simulazioni diplomatiche nelle varie commissioni delle Nazioni Unite, appendendo gli abiti da adolescenti e indossando completi formali da delegati di diversi paesi del mondo, per trattare problemi di grande rilievo nel mondo globalizzato attraverso alleanze. “Il momento più emozionante è stato visitare il quartier generale delle Nazioni Unite, al Palazzo di Vetro, luogo di grande importanza dove grandi uomini si sono battuti per risolvere questioni globali – continuano le studentesse”.

I momenti di serio dibattito in formal dress, però, sono stati alternati da momenti di svago in giro per la City e per i più importanti luoghi di New York come il Museo Americano di Storia Naturale, il Metropolitan Museum of Arts, il MoMA, il Guggenheim, l’Empire State Building, ma anche il Rockefeller Center, il ponte di Brooklyn e tutti i luoghi più iconici della “grande mela” o tutti assieme a tavola, perché è non è solo stata un’esperienza didattica, ma di grande spessore culturale, che ha fatto anche nascere amicizie inaspettate, con persone da ogni parte del mondo. La visita alla città si è conclusa anche con una sosta a Ground Zero, per un momento di approfondimento, riflessione e commozione.

“Siamo grati alla nostra scuola per averci dato quest’opportunità di crescita personale, alla Preside Giusi Gugliotta e alla Prof.ssa Maria Rita Franciosa in particolare. Per noi è stata un’esperienza formativa, unica e piena di emozioni, che ci ha aiutati a maturare e riflettere, oltre che stare insieme e sviluppare la capacità di dialogare, grazie soprattutto al continuo scambio culturale e di idee stimolanti con ragazzi di tutto il mondo – concludono le alunne”. “Questa esperienza – aggiunge la preside Gugliotta – ha permesso ai nostri studenti di aprirsi ad una dimensione internazionale, si sono trovati così a rappresentare uno dei Paesi Membri in seno ad alcune commissioni a dibattere argomenti tra i temi più caldi ed attuali realmente all’ordine del giorno nei programmi delle commissioni simulate, facendo sempre riferimento ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030”.

La sessione plenaria ha avuto luogo nella sala dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, cuore della diplomazia mondiale, dove realmente vengono votate le resolution, rendendo l’esperienza nell’ambiente simulativo molto più immersiva e reale per gli studenti. Oltre allo sviluppo delle competenze linguistiche, il progetto MUNER, ha riconosciuto 80 ore di PCTO agli alunni partecipanti, ed ha avuto anche l’obiettivo di sviluppare le cosiddette soft skills, attraverso il confronto con culture differenti, la capacità di strutturare discorsi argomentativi su temi di attualità, una costante sfida di public speaking e la flessibilità nella ricerca di compromessi e soluzioni.

La Dirigente Gugliotta, che ha seguito i giovani del Pirandello in tutte le fasi di questa esperienza, ha evidenziato che questa avventura di alto valore formative e orientativo segnerà il vissuto dei suoi giovani studenti e ha ringraziato tutti i ragazzi e le loro famiglie per l’entusiasmo dimostrato e la Prof.ssa Franciosa per la disponibilità e la competenza con la quale ha preparato il gruppo ad affrontare questo viaggio così impegnativo.

COMUNICATO