PALAZZO ADRIANO – Il 12 e il 13 dicembre, durante la rassegna cinematografica, “La piazza è mia – Suoni, colori e visioni dalla Sicilia”, in mostra le fotografie di Angelo Pitrone. “Mostruosa bellezza” il titolo della mostra che si caratterizza per la sua doppia offerta etico/estetica che cerca di coniugare, attraverso l’individuazione di immagini fotografiche di qualità, un percorso ideale, ma ben radicato nella storia e nel mito della nostra straordinaria Isola, in cui l’ambiente naturale o anche quello antropizzato o trasformato dall’arte e dalla creatività trova la sua caratterizzazione e i suoi legami forti con storie e miti legati alle “mostruosità” o alle deformità umane o soprannaturali: Eraclea Minoa e il mito di Minosse e del Minotauro; Agrigento, Rupe Atenea e l’uso infanticida dell’altura; Prizzi: U ballu d’i diavoli, Villa Palagonia e l’uso apotropaico e fantastico dei mostri.
Il ballo dei diavoli di Prizzi è senza dubbio uno dei più affascinanti rituali pagani di origine medievale del venerdì Santo in Sicilia. Molti antropologi e studiosi ne sono sempre rimasti colpiti e ne hanno analizzato le dinamiche: è emersa una teatralità corale che vuole tutti i fedeli partecipi di un rito sociale di esorcismi della morte, vissuta attraverso il corpo simbolico del Cristo che attira su di se tutte le pulsioni benefiche dei fedeli e, per contrappeso, tutti i fedeli travestiti da demoni, interpretano il lato oscuro e malefico del mondo che si inscena quando i diavoli tentano di impedire l’incontro tra le statue del Cristo e della Madonna. Questo uno dei tanti scenari protagonisti della mostra di Angelo Pitrone, ad accompagnare le fotografie i testi dell’artista Alfonso Leto.
Angelo Pitrone si occupa di fotografia fin dagli anni Settanta. Negli anni Ottanta pubblica un volume sul territorio di Agrigento:Viaggio nella Sicilia di Pirandello. Tante le sue pubblicazioni, tra cui l’album fotografico Palermo Bandita con un testo di Giuseppe Tornatore. Le immagini di Palermo rappresentano un momento di svolta, di passaggio tematico e di stile della sua fotografia, che si concentra soprattutto sulla Sicilia, terra dove ha scelto di vivere e di lavorare. Nel 1998 appare Pirandello e i Luoghi del Caos, con lo scrittore Matteo Collura, sul paesaggio del Caos, esponendo per la prima volta una mostra fotografica nella Casa Natale di Luigi Pirandello. Altri titoli: Solarium (Epos, 2001), L’isola del mito (Regione Sicilia, 2000), I luoghi del romanzo (Sciascia, 2004), Linea di terra (Edizioni di Passaggio, 2005), Migranti (L’Epos, 2006), Viaggio d’acqua (Edizioni di Passaggio, 2006), La città degli angeli(Sciascia, 2006), Convivio (L’Epos, 2007), Berlino, oltre il muro (Plumelia, 2009), Migranti (Ezio Pagano, ed. 2009), Palermo Cordoba andata e ritorno (Ezio Pagano ed, 2011), Cefalù (Sciascia, 2012).
Dal 2001 al 2008 ha insegnato “Storia e Tecnica della Fotografia” presso la facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Palermo. Tante sono le città protagoniste delle sue principali mostre personali, tra cui: Grosseto, Milano, Assisi, La Spezia, Palermo, Agrigento, Roma, Mantova, Mendoza, Berlino, Vézèlai, Parigi, Cordoba.
La mostra in scena a Palazzo Adriano dal 12 al 13 dicembre sarà un percorso visivo e riflessivo sull’incontro tra i luoghi del mito di Sicilia, raccontato attraverso le immagini di un autore rappresentativo della fotografia siciliana.