PALAZZO ADRIANO – Passeggiando per la via Skanderberg, nel quartiere di San Nicola, il più antico del paese, potrà capitare di scorgere un piccolo angolo di paradiso, come ce ne sono tanti a Palazzo Adriano. Ma questo è diverso. E lo scopri dopo una chiacchierata con le signore del quartiere: “L’arco non era così, lo abbiamo risistemato noi che abitiamo qui nella zona – raccontano con orgoglio – e adesso tutti i turisti si fermano, fanno delle pause riposando all’ombra e scattano tantissime fotografie”.
L’Arco della Madonna Entrata, situato sulla via intitolata all’eroe albanese Skanderberg, è un angolo dove l’arte si fa storia: la tradizione vuole che proprio da quell’arco avvenne il primo ingresso degli albanesi a Palazzo Adriano. Sorge al centro della prima cittadella arcaica, con la funzione di scuderia e con ancora intatte le cordonate rivestite da ciottoli, una sorta di scalinata all’aperto che permetteva la salita dei cavalli; una struttura tortuosa utile alla difesa che ne impediva l’entrata della cavalleria nemica. L’arco è detto anche dell’Odigitra perché al suo interno ospita un’edicola votiva rappresentante la Madonna dell’Odigitra.
Una via riportata allo splendore dai residenti del quartiere che hanno riprogettato lo spazio esterno riqualificandolo. Un semplice arredamento ma di gusto, con due panche in legno, moltissime piante e antichi utensili da lavoro lo fanno sembrare un piccolo museo all’aperto. Delle piccole attenzioni da parte di quei residenti che dimostrano un senso civico e un amore per il proprio paese davvero smisurato e ne restituiscono ai passanti e viaggiatori quel tocco di magica vivacità.
Una via è tornata a rivivere, insomma. È straordinario, c’è sempre tanta sorpresa in chi osserva posti come questi ed è rassicurante pensare che ci sia ancora qualcuno che dedichi il proprio tempo agli spazi comuni per valorizzarli. Ma per quelle signore non c’è nulla di straordinario nel regalare un piccolo pezzo di paradiso al più lontano visitatore.
