BIVONA- Si è svolto il 2 settembre presso i locali dell’ex Università a Bivona un convegno sulla vita, il culto, la storia della “Santuzza”. Un incontro fortemente voluto dal Comitato dei Festeggiamenti in onore di Santa Rosalia e dal suo presidente Giuseppe Perconti.
Fede, devozione e storia si sono intrecciate e magistralmente divulgate dai numerosi ed eccellenti ospiti: Milko Cinà, Sindaco di Bivona; Francesco Cacciatore, Sindaco di Santo Stefano Quisquina; Don Marco Vella, Arciprete di Bivona; Giuseppe Adamo, Cooperativa “La Quercia Grande”; Salvatore Giallombardo, associazione “Primavera Onlus”; Angelo Cutaia, storico e studioso della vita di Santa Rosalia.
Ad introdurre la serata è stato Maurizio Traina, membro del Comitato dei Festeggiamenti, che ha parlato ad un numeroso pubblico presente in sala delle ragioni che hanno ispirato l’organizzazione di un evento su Santa Rosalia, cioè il “desiderio di affermare una verità storica su Rosalia e la necessità di indagare ancora” sulla vita della Santa.
Gli argomenti trattati con abilità dagli oratori hanno fornito numerosi spunti di riflessione, toccando temi importanti per la comunità bivonese e non solo, dalla politica, all’arte, dalla natura alla storia.
Un convegno ambizioso che vede nella riscoperta del senso di comunità dei paesi in cui Santa Rosalia ha vissuto l’obiettivo più grande. A prova di questo è stata la presenza dei Sindaci di Bivona e Santo Stefano Quisquina che con le loro parole hanno sottolineato l’importanza di camminare insieme verso una direzione comune, di trovare una sinergia per valorizzare il culto e la storia di Rosalia.
Storia e vita che sono state investigate dettagliatamente dallo storico della Santa, Angelo Cutaia.
Ha infatti scavato a fondo nella vita di Santa Rosalia, in un lavoro che lo ha tenuto impegnato per diversi anni. Tra foto, immagini, manoscritti e racconti storici è riuscito con il suo minuzioso e puntuale lavoro a far luce su molti aspetti della vita di Rosalia Sinibaldi. Un culto antichissimo che trova le sue origini proprio a Bivona.
Uno dei temi del prezioso appuntamento è stato anche l’arte. Bivona infatti custodisce all’interno della Chiesa di Santa Rosalia un’opera d’arte che rappresenta Santa Rosalia. Probabilmente una delle principali opere dedicata alla Santa, forse la più grande sia dal punto di vista fisico che artistico. La Statua e il fercolo, collocate sull’altare maggiore della Chiesa della Santa. La Vara e la Statua vennero commissionate nel 1601 dal Rettore della confraternita, lo scultore bivonese Don Ruggero Valenti. Una scultura in legno dorato, riccamente decorata, alla cui base sono scolpiti quattro momenti della vita di Rosalia. Un’opera di mistica e infinita bellezza, venerata dai bivonesi che ogni anno rinnovano la profonda devozione verso la Santa, che viene portata in spalla per le vie del paese dai portatori nella processione del 4 settembre. La processione segue il momento più suggestivo ed emozionante per ogni bivonese, la tradizionale “scinnuta” della statua dall’altare maggiore della Chiesa di Santa Rosalia.
Il convegno è stato un appuntamento imperdibile e di profondo significato storico e artistico.
Dopo la chiusura dei lavori è stata inaugurata una mostra dedicata a Santa Rosalia, curata dall’artista bivonese Alex Raspante.
Un viaggio tra storia, arte, culto e promozione del territorio. Un viaggio nella vita di Santa Rosalia, la rosa più bella dei sicani.