Manifestazioni. Mussomeli al grido di “Giù le mani dall’Ospedale”

manifestazione-pro-ospedale-1MUSSOMELI – Come un fiume in piena la società civile ha inondato via Madonna di Fatima e le vie circostanti per gridare il proprio NO alla rimodulazione dell’Ospedale “M. I. Longo”.
Un corteo partito da Palazzo Municipale, che stamattina si presentava affiancato da una trentina di posti letto, tanti quanti sono le lettere del motto coniato per l’occasione: “Giù le mani dall’Ospedale di Mussomeli”.
Una vera e propria installazione in stile Pink Floyd, come la copertina del loro tredicesimo album “A Momentary Lapse of Reason”.
Al centro una culla neonatale a simbolo delle Unità di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria, la cui attività è stata prorogata ancora di un anno, ma che rischiano comunque la chiusura.
Tanti gli striscioni a ridosso dei prospetti delle case: da “La salute prima del profitto” a “La salute è un diritto, il dovere è garantirla”.
E poi cori e battiti di mani da parte di tutti i presenti: in testa studenti di ogni ordine e grado, cittadini, operatori sanitari in camice e non, associazioni di ogni genere (dalla CRI alla Misericordia-Frates), amministratori dei Comuni di viciniori.
Un movimento civico ben organizzato, con la vecchia ambulanza ben in vista e una tavola imbandita con due pani a forma di H. Perché l’ospedale di Mussomeli è indispensabile come il pane quotidiano, e i panificatori mussomelesi lo hanno voluto dire mettendo a disposizione la propria arte.
Presente pure un banchetto per la raccolta firme per la petizione popolare “Giù le mani dall’ospedale”.
Distribuiti ovunque volantini informativi.
Intanto rassicurazioni sono arrivate dal sindaco Salvatore Calà nel suo intervento finale. La VI Commissione Sanità, presieduta da Pippo Digiacomo, e l’assessore regionale al ramo Lucia Borsellino, dovrebbero incontrare le sigle sindacali, gli amministratori del circondariato e il Comitato pro Ospedale, lunedì 27, intorno alle 16:00, presso l’aula consiliare, al momento sotto occupazione.
“Viva Mussomeli! – ha tonato Calà – Viva il Vallone e tutti i paesi che ne fanno parte! Ma soprattutto Viva l’Ospedale!”
La manifestazione si è conclusa con i manifestanti in marcia verso l’Ospedale “Longo” per gridare pure lì il loro NO e l’intervento del rappresentanti locali della CGIL Medici Saverio Sciarrino.