“Cudduredde” natalizie: la ricetta alessandrina

ALESSANDRIA DELLA ROCCAcudduredde1

Sono ancora numerose le donne alessandrine che continuano a dedicarsi alla preparazione in casa delle “cudduredde” , dolce tipico natalizio nella zona dei Monti Sicani. Alla loro preparazione bisogna pensarci molti mesi prima dell’arrivo del Natale, in quanto gli ingredienti del ripieno sono a base di classici frutti estivi: fichi, mandorle o zucca.

Accade tutt’oggi nel periodo estivo, di imbatterci in vassoi di fichi posti nei balconi delle nostre nonne per essere essiccati al sole, una tecnica davvero molto antica che viene ancora praticata nel piccolo centro dei Monti Sicani e che permette senz’altro di far mantenere la genuinità e la peculiarità dei dolci natalizi.  I fichi essiccati diventano una marmellata allo stesso modo della “cucuzza di tinnirumi” (la classica zucca del contadino usata nelle minestre) che unita allo zucchero prende il nome di “zuccata”, o come la marmellata di mandorle e melone.

Le confetture, che fungono da ripieno, devono rigorosamente essere preparate in estate. Una volta preparate le confetture il grosso del lavoro è fatto, e bisognerà aspettare l’arrivo del periodo natalizio per dare forma alle “cudduredde”. Gli ingredienti dell’impasto sono molto semplici, si tratta di farina, uova, strutto, latte; di certo è che la morbidezza dell’impasto e la  compattezza con la confettura non è del tutto semplice da realizzare, ma in questo entra in gioco la bravura delle nonnine che con grande dedizione e passione non smettono mai di tramandare alle nuove generazioni le antiche ricette.

Secondo la tradizione alessandrina le “cudduredde” assumono delle forme ovali o rettangolari o forme di rose, e devono essere decorate con la classica “marmurata” realizzata con zucchero e albume d’uovo ultimata con una spolverata di mandorle o pistacchio tritati. In ogni famiglia alessandrina non sarebbe Natale senza le “cudduredde”.