PALAZZO ADRIANO – Solo nero e fiamme all’orizzonte: continuano gli incendi sui monti di Palazzo Adriano, incenerite inquantificabili porzioni di verde cresciute naturalmente e che da anni gli operai della Forestale, che si occupano di rimboschimento, hanno curato.
Da due giorni brucia e non è stato ancora domato il tragico incendio che ha colpito, tra la notte del 31 luglio e il 1 agosto, parti molto vaste della Riserva Naturale Orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio.
Quello che fino a pochi giorni fa era un paesaggio selvaggio, incontaminato e che permetteva di scorgere un panorama mozzafiato, è diventato il sepolcro della flora che cresceva spontanea e della macchia mediterranea.
Non si può fare ancora una stima degli ettari percorsi dalle fiamme, ma sono visibili a tutti i danni provocati soprattutto al bosco di San Adriano, situato in territorio di Burgio e che occupa gran parte del versante occidentale dei Monti di Palazzo Adriano; completamente bruciate le secolari querce che lo caratterizzavano.
Al momento continuano gli interventi del Corpo Forestale e dei Canadair, si prospetta una lunga notte e ancora una giornata di interventi: le fiamme stanno raggiungendo anche i territori di Lucca Sicula.
Al disastro ambientale si aggiunge, inoltre, la preoccupazione degli operai della Forestale che rischiano di perdere il lavoro: dopo un incendio le montagne vengono chiuse per circa cinque anni e nel corso di questa estate sono state parecchie quelle colpite da incendi e nelle quali operai palazzesi e di Burgio hanno finora lavorato.
Epifania Lo Presti
