In arrivo fondi UE per rafforzamento tratta ferroviaria Catania-Enna-Roccapalumba

ROCCAPALUMBA – L’assessore regionale delle Infrastrutture e della mobilità Pier Carmelo Russo ha presentato il piano di interventi e opere strategiche che prevedono la realizzazione di 19 opere in Sicilia, fra cui il rafforzamento delle rete ferroviaria Catania – Enna – Roccapalumba. 
Il provvedimento arriva dopo la sigla, il 14 dicembre scorso, degli accordi fra Stato e Regioni, in cui i neo ministri Fabrizio Barca (Coesione territoriale), Corrado Passera (Sviluppo economico e Trasporti) e le amministrazioni regionali individuano, tra le altre cose, gli interventi fondamentali nel settore ferroviario da finanziare attraverso la riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale nella programmazione comunitaria 2007-2013. In soldoni, hanno messo nero su bianco il “Piano di azione coesione”. Sono state indicate le priorità di carattere infrastrutturale e tecnologico, con relativa ricognizione delle risorse finanziarie già disponibili, in particolare quelle del “Fondo per lo sviluppo e la coesione” attribuite dal Cipe nelle seduta del 3 agosto 2011 (integralmente confermate) e del “Contratto di programma” di Rete ferroviaria italiana (Rfi). Entrando nei dettagli, la Regione Siciliana «s’impegna a mettere a disposizione 500 milioni di euro derivanti dalla quota Stato del cofinanziamento Legge 183/2006 da destinare interamente alla linea Catania-Palermo». Il Governo «a salvaguardare 400 milioni di euro per interventi sulla stessa tratta, fatto salvo quanto già previsto nell’accordo del 20 ottobre 2011 tra Regione e Rfi, relativo al finanziamento del “nodo di Palermo”, per 280,5 milioni». Ma, soprattutto, «ad aprire un tavolo di confronto con Trenitalia per verificare le condizioni per il ripristino dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia». Era il 10 dicembre, interlocutore della giunta Lombardo l’assessore alle Infrastrutture Pier Carmelo Russo. 
A parte il miglioramento delle tratte Palermo-Messina e Messina-Siracusa (28 milioni in tutto), previsto il potenziamento e la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania (30 milioni); tratta Bicocca-Motta S.Anastasia (96 milioni); tratta Motta-Catenanuova (384 milioni); tratto Ognina-Catania centrale (116 milioni); velocizzazione Palermo-Catania, tratta Roccapalumba-Marianopoli (62 milioni); raddoppio bivio Zurria-Catania Acquicella (116 milioni). Comunque, non tutto è perduto: «nella successiva programmazione 2014-2020 – si legge negli accordi sul Piano – sarà reperito il residuo fabbisogno finanziario per gli interventi per i quali è stata finanziata la progettazione». 
L’elenco stilato dall’assessore Pier Carmelo Russo presenta la Sicilia che sarà, o che potrebbe essere, anche dal punto di vista delle infrastrutture stradali e autostradali: su tre opere strategiche, cioè il tratto Rosolini-Modica e gli Interporti di Termini e Catania, pende il giudizio dell’Ue. Nel caso dell’importante arteria stradale si è in attesa dell’approvazione della scheda GP (Grandi Progetti) da parte della Commissione Europea per poter emettere decreto di finanziamento definitivo a seguito del quale il CAS potrà inoltrare il progetto esecutivo per la definitiva approvazione da parte dell’ANAS, mentre per gli Interporti si tratta di due procedure simili. A Termini attualmente è in corso una sospensione per mancata sottoscrizione dell’Intesa Generale Quadro da parte dell’Amministrazione Centrale e per richiesta CE di notifica “Aiuto di Stato” del 5/12/2011, mentre a Catania c’è il progetto da appaltare anche se si è già sotto osservazione per richiesta notifica “Aiuto di Stato”.
Sul fronte autostrade sono diversi gli interventi previsti. Anche escludendo il tratto Rosolini-Modica, progetto da 339,72 milioni di euro e passaggio essenziale per la Siracusa-Gela, si prevedono altre delicatissime azioni. Sulla Messina-Catania è stato predisposto un piano straordinario per la messa in sicurezza compiendo un rifacimento della pavimentazione della tratta Messina-Giardini e Giardini-Giarre.
 Anche sulla terribile A20, altrimenti detta l’autostrada della morte, ci saranno interventi per la messa in sicurezza con il rifacimento della pavimentazione sulle tratte Messina-Patti e Patti-Furiano. In vista dell’agognata apertura dell’aeroporto di Comiso previsto anche il collegamento viario Ragusa/Catania SS 514 /SS 194 per un investimento di 815,38 milioni di euro. In cantiere anche diversi interventi nell’area metropolitana di Catania, in particolare l’adeguamento lotto dal km. 26 al km.30 SS 284 dell’Occidentale Etnea, e sulla SSV Licodia Eubea Libertinia – A19 PA-CT, dove l’ANAS ha previsto Lavori di completamento per il tronco svincolo Regalsemi all’innesto con la SS 117 bis, e tratta A dello svincolo Regalsemi-San Bartolomeo (inizio Variante di Caltagirone).
Sulle infrastrutture logistiche, cioè Interporti di Catania e Termini Imerese, pende sempre la scure dell’Ue. Questo elenco, se adeguatamente completato, potrebbe partorire una Sicilia ben diversa nel prossimo decennio.
 
(fonte: Gazzetta del Sud e Quotidiano di Sicilia)