Kamarat, bilancio del 2011 positivo

CAMMARATA – Può definirsi più che positivo il bilancio dell’anno calcistico 2011 per il Kamarat calcio targato Renato Maggio. La squadra biancoazzurra, dopo aver salvato egregiamente la categoria, gravita adesso nelle posizioni di prim’ordine in uno dei campionati d’Eccellenza più combattuti degli ultimi anni. Ma, per tracciare un bilancio su quello che è stato l’anno del Kamarat, il 2011 ovviamente, bisogna fare un cenno alla stagione 2010/11 che per certi versi non è stata particolarmente esaltante. A essa segue una salvezza arrivata sul filo di lana, dopo aver battuto ai play out il Città di Casteldaccia per 4 – 0. Ma anche lì i problemi erano ben’altri, troppi per una squadra militante in Eccellenza.

LA RICOSTRUZIONE – Ed ecco che quest’estate si ricompone una nuova società, creata da alcuni dirigenti vogliosi di riportare il nome del Kamarat ad alti livelli. Il lavoro di ricostituire un gruppo affiatato e coeso, viene interpretato in prima persona dal tecnico Renato Maggio, riconfermato al timone di un paese molto ambizioso che vuol farsi spazio nel panorama agrigentino e non solo. A questi si aggiungono le riconferme del presidente Francesco La Magra e del direttore sportivo, Enzo Mangiapane, che alla fine diventano i veri trascinatori. Un caso a parte è la nuova squadra, con il direttore Mangiapane che acquista sul mercato i prezzi più pregiati (Giglio, Barone, Scrudato, Balistreri, Ilardi, Andreini, Inguglia, Carioto, Scillufo, Narcisi, Ikka e tanti altri), affidandoli alla caparbia di mister Maggio che così ne crea un puzzle indissolubile, se non indistruttibile. Poi spunta la riconferma dello “zoccolo duro” formato dai vari Portella, Di Piazza, Canzoneri, Lupo, Cumbo e Fragapane, gente che poi si rivelerà utile.

PARTENZA A RILENTO, MA NON TROPPO – Eppure il Kamarat non parte benissimo nella stagione 2011/12, uscendo anzitempo dalla coppa Italia Eccellenza, nel derby contro i cugini del San Giovanni Gemini. Ma è solo un fuoco di paglia.

ANDATA SUPER – Il “giocattolo” Kamarat inizia a carburare in campionato, specialmente nelle prime giornate, quando dimostra di essere una formazione che potrebbe dare fastidio a chiunque. Il derby della montagna si ripresenta alla terza giornata; il “Nino Lo Bue” di San Giovanni Gemini è gremito in ogni di posto per una stracittadina mai vista in Eccellenza. Sorride, stavolta, il Kamarat che chiude una bellissima giornata di sport, condita dall’esaltante gol di Marco Di Piazza che manda in subbuglio la tifoseria biancoazzurra. Sarà la prima di una grande serie di vittorie per il team cammaratese che fa capire di che pasta è veramente fatto. Un discorso a parte lo merita l’altro derby, se così può essere chiamato, quello con l’Atletico Campofranco: un pari beffa per i biancoazzurri agganciati allo scadere dai giallorossi. Da qui in avanti, la formazione di Maggio continua a sfoderare eccellenti prestazioni, che coinvolgono innumerevoli tifosi, colpiti dalla febbre chiamata “Kamarat”. Il 13 Novembre 2011, altra data importante per il calcio cammaratese: al “Salaci” arriva la corazzata Akragas. Il risultato parla chiaro: un 2 – 0 rotondo, ovviamente per i biancoazzurri, firmato Lupo – Scillufo. Il girone d’andata termina ancora fra le vittorie. Battute successivamente Alcamo, Terrasini e Parmonval, ed il Kamarat vola al terzo posto con 32 punti, chiudendo la classifica d’andata assieme ad autentici blasoni; e non è cosa da poco..

NUMERI ECCELLENTI – L’elogio va sicuramente all’attaccante Totò Scillufo che si è dimostrato leader nel reparto offensivo. Lo stesso, in quindici gare di campionato, ha realizzato la bellezza di nove reti, niente male!

LO “ZOCCOLO DURO” – Ma non solo Scillufo: chi merita un complimento è il giovane Fragapane che, in coppia con Scrudato e Lo Giudice, sta emergendo sempre di più. Non sono da dimenticare nemmeno le prestazioni di Lupo, Canzoneri, Di Piazza e Carioto. A questi si aggiungono splendidamente le posizioni ottimali degli junior Canale, Rappisi, Corsale, Balistreri e Ikka.

L’AMBIENTE TRANQUILLO – Un modo per fare calcio a certi livelli è anche il fatto di avere un ambiente tranquillo. E’ il caso di Cammarata, dove regna la massima tranquillità, la giusta organizzazione e la coesione di gruppo. Mezzi ideali per potere lavorare nel miglior modo possibile, specie quando si ha un mix di giovani e di uomini d’esperienza.

MAGGIO CON I PIEDI PER TERRA – Nonostante l’ottimo girone d’andata, il tecnico cammaratese Renato Maggio predica prudenza in quello che è il proseguo della regular season. Davanti ai giornalisti, l’allenatore “tutto Kamarat” dimostra di stare con i piedi per terra, lasciando parlare i fatti. “Bravo Kamarat, ma non esaltiamoci”: questo il sunto del tecnico alle domande dei giornalisti.

IL GRUPPO ULTRAS – “Semplicemente unici”: vengono riconosciuti così, i sostenitori cammaratesi, dai dirigenti del Kamarat. Non si sbagliano di certo. Anche perchè la presenza è costante, sia in casa che in trasferta. Il dodicesimo uomo in campo, encomiabili.

VISTE FUTURE – E’ un Kamarat che, dunque, promette tanto anche per il girone di ritorno che si annuncia avvincente e livellato specialmente in alto. Sarà sempre il solito Kamarat? Crediamo di sì, considerato che la rosa è molto affiatata e vogliosa di dare seguito ai tanti sacrifici fatti finora. Anche se il campionato è ancora lungo, il team cammaratese ha dato una bella risposta a tutti gli addetti ai lavori che, in un modo o nell’altro, pretendevano grandi cose da Vito Lupo e compagni. Il desiderio pare sia stato realizzato, adesso l’imperativo è continuare così… magari più forti di prima!

Giuseppe Varsalona