Kamarat: “tutto è bene quel che finisce bene”

CAMMARATA – Contro il Città di Casteldaccia è arrivata una vittoria piuttosto schiacciante, un 4 a 0 che non lascia considerazioni di alcun genere. Tutto ciò dimostra il grande impegno dei biancoazzurri messo in campo durante i novanta minuti, e per lo più quella voglia di rinnovare l’appuntamento con il campionato d’eccellenza per il sesto anno consecutivo. Al termine della gara play out contro i palermitani del Città di Casteldaccia, è scoppiato un vero e proprio boato della tifoseria di fede biancazzurra. Negli spogliatoi grande euforia ed entusiasmo alle stelle tra i componenti del Kamarat. La festa si avvia dopo una stagione avara di soddisfazioni, colmata dalla salvezza all’ultimo ostacolo. “Ci eravamo prefissati di arrivare nei play off, dice il direttore sportivo Vincenzo Mangiapane. Contro il Casteldaccia, i ragazzi hanno dimostrato di saper giocare a calcio e credo che non meritavamo assolutamente di andare in Promozione”.

Anche il presidente Francesco La Magra, in merito alla salvezza dice: “Eravamo consapevoli di avere ragazzi attaccati alla maglia e che non meritavano di arrivare fino a questo punto. Abbiamo la fortuna di avere un allenatore che credo sia il numero uno, non solo in questa categoria ma anche in altre. In definitiva la salvezza è meritatissima”. Poi il presidente La Magra fa un cenno sul futuro del calcio a Cammarata: “Per ora ci godiamo la salvezza e poi ci vedremo nel più breve tempo possibile. Dobbiamo sapere chi siamo e quanti siamo per poterci organizzare al meglio per la prossima stagione sportiva – conclude”.

– Dentro gli spogliatoi, nonostante l’elevata euforia, abbiamo avuto modo di intervistare alcuni giocatori del Kamarat:

Marco Cumbo (centrocampista Kamarat): “Penso che abbiamo vinto con poche difficoltà. Questo è il sacrificio di un gruppo che non meritava di affrontare lo spareggio play out”.

Vito Lupo (centrocampista Kamarat): “E’ il quarto gol che faccio in campionato, ma quello col Casteldaccia è più speciale degli altri. Era importante vincere per salvare la categoria, ancor di più con un mio contributo. Emozione indescrivibile..”.

Nicolò Bonito (difensore Kamarat): “Tenevo tantissimo a restare in eccellenza. La società del Kamarat non mi ha fatto mai mancare nulla dopo i miei tre anni trascorsi qui. Dedichiamo la vittoria al mister che ha passato la stagione in maniera brutta e siamo felici di avergli fatto questo splendido regalo”.

Dulcis in fundo, ai nostri microfoni, Renato Maggio, che esprime tutto il suo compiacimento: “A prescindere dal risultato non abbiamo mai dimostrato di essere una squadra di play out. Ho sempre sostenuto che il Kamarat era da play off, ma varie vicissitudini che si sono venute a creare, non ci hanno dato la serenità e tranquillità ideali per affrontare un campionato d’alta classifica. L’obbiettivo, sfumati i play off, era quello di tenere e salvaguardare il titolo d’eccellenza, nell’intento di dare ai tifosi quello che meritano”.


Giuseppe Varsalona