Calà da confermare. Cardinale e Misuraca favorevoli a liste aperte

MUSSOMELI – Si è concluso con la nomina di Peppe Territo a Presidente e Totuccio Scannella a coordinatore del locale partito il congresso cittadino del Pd di ieri presso il Palazzo Sgadari. Una domenica mattina che ha visto anche riunite tutte le forze politiche di destra, di centro e di sinistra, per discutere sul tema “Per il rilancio di Mussomeli.” Al tavolo di rappresentanza, al fianco di Salvatore Cardinale e della figlia, la parlamentare Daniela, si sono susseguiti così gli interventi di uomini che hanno fatto politica nel paese, a cominciare dall’ex vice sindaco Salvatore Calà, che ha precisato la sua posizione in merito a una eventuale candidatura a sindaco. “Sono onorato di appartenere a una famiglia mussomelese, di essere nato qui, anche se il lavoro di mio padre prima, e mio dopo, mi ha portato a vivere a Palermo. A Mussomeli conservo le mie profonde radici e qui trascorro il mio tempo libero, coltivando nuove e vecchie amicizie, che mi vengono ricambiate con grande affetto. Per queste ragioni, seppure per pochi mesi, mi è stata data la possibilità e l’onore di svolegre le funzioni di vice sindaco. Ce l’ho messa tutta e credo di avere fatto il mio dovere con scrupolo e coscienza. Per tutti questi motivi, credo, oltre che per l’affetto e la stima di tanti amici di cui vado fiero e che ringrazio di vero cuore, è stata prospettata, anche all’interno del Partito Democratico, la possibilità della mia candidatura a sindaco. Prospettiva che io, – ha precisato – per onestà e correttezza intellettuale non mi sento di escludere, anche per le difficoltà in cui versa il nostro Comune. Se lo facessi rischierei di dare la sensazione di essere un vigliacco e vi posso assicurare che non lo sono. Tuttavia non ho mai pensato, ve lo posso garantire, di accettare una candidatura che non sia frutto di una riflessione approfondita e convergente. Una candidatura che sia espressione di una larga coalizione che la condivida e la faccia propria.” Come difatti ha più volte tenuto a precisare Cardinale padre: “volevo ribadire che la proposta di candidatura che noi abbiamo accolto dal basso e abbiamo in un qualche modo condiviso, trova una risposta nella dichiarazione molto curata di Salvatore Calà ed è una proposta che deve essere ancora discussa, approvata, condivisa.” Niente di ufficiale dunque, anche se una mezza certezza c’è. Attesissimo dai presenti il discorso di Daniela, che con voce chiara e forte ha esordito: “considero questa una giornata assai importante per la nostra città, perché per la prima volta vengono superate le barriere politiche tradizionali e si tende a ragionare, anche in un congresso che è di partito, al di là dei confini degli schieramenti. Si cerca cioè di mettere insieme tutti coloro che hanno la voglia e il coraggio di scommettere in prima persona per risollevare le sorti di un comune disastrato e dissestato, e per assicurare ai nostri concittadini un governo di qualità, la più alta possibile. Per garantire che ciò possa realizzarsi bisogna intanto uscire fuori dalle anguste logiche di parte, che spesso per la loro faziosità determinano una condizione di scontro permanente che non produce nulla di buono per la comunità amministrata.” Per poi concludere: “Non coltiviamo pregiudizi, e pur essendo molto attaccati al nostro simbolo, ai nostri colori, tuttavia dichiariamo la nostra disponibilità a dare vita a liste elettorali aperte ad ogni contributo serio e collaborativo.” Un pensiero che ha visto entusiasta in particolar modo Filippo Misuraca, favorevole a un nuovo simbolo del sud. “Se andiamo a votare per dare voti al partito – ha dichiarato – io non ci sto, se andiamo a votare per dare risposte alla cittadinanza io ci sto. E mi pare di capire che il Partito Democratico stamattina lancia un messaggio importante, che è quello di dire accantoniamo le bandiere, scendiamo noi come lista civica se ci volete stare. Mi auguro solo che non ci sia ipocrisia ma che ci sia veramente interesse cosciente.” Insomma, un incontro partecipato da un punto di vista strettamente politico, a cui hanno preso parte anche Massimo Allenza, Alfredo Zoda, Elio Sorce. Un incontro che, si spera, dia i suoi buoni frutti.