Alla scoperta delle ricette della tradizione. A Carnevale sfinci, testi di turchi, pignulati e cuddureddi

pignolata-al-mieleCUCINA – Con l’arrivo del Carnevale molti italiani mettono le “mani in pasta” per preparare frittelle, castagnole, frappe, chiacchiere e altre specialità regionali.
Coldiretti definisce questa nuova tendenza “autarchia in tavola”, per intenderci il ricorso al fai da te anche in cucina nella preparazione di piatti tipici delle tradizioni.
Un ritorno al passato e al contempo un nuovo percorso per le famiglie italiane  in tempo di crisi.
Un cambiamento confermato dal boom negli acquisti di ingredienti base come farina, uova, zucchero e burro, mai registrato prima dal dopoguerra.
A Mussomeli in tema di dolci le ricette si fanno risalire alle mani esperte delle antiche monache della Batìa.
In particolare, nel periodo carnevalesco, le massaie si adoperano a preparare specialità dolciarie tutte accomunate dall’immancabile presenza finale del miele a impreziosire il piatto: sfinci, testi di turchi, pignulati e cuddureddi.
In epoca lontana la festa di Carnevale nei comuni del Vallone era difatti un momento di ritrovo per divertirsi e magari, nascosti dalla maschera, dichiarare il proprio amore alla sospirata donna dei sogni, inavvicinabile in altre occasioni. Giorni di festa in augurati dal Giovedì grasso, quando fra amici e conoscenti ci si riuniva per lunghe tavolate a base di maccheroni al sugo di carne, salsiccia, cardi fritti, “mennuli calliati” e “sfinci”.
Un’atmosfera di convivialità che si riproponeva lungo le vie paesane travestiti con costumi improvvisati, fatti di lenzuola e mantelli, con il solo obiettivo di distrarsi dalle fatiche quotidiane e tra uno scherzo e una danza improvvisata allietare le serate.
L’ultimo giorno a farla da padrone era “Carnalivaru” che,  “a cavaddu a lu sceccu” veniva portato in corteo a suon coperchi di pentole, campanacci e fisarmoniche, prima di essere dato alle fiamme nella piazza cittadina.

Di seguito le ricette di pignulati e cuddureddi nella versione regalata ai lettori dalla storica ed esperta di tradizioni locali Maria Sorce Cocuzza nel libro “Mussomeli tra fiaba e storia”.

Pignulati

Ingredienti:
–          500 gr. di farina bianca per dolci
–          6 tuorli d’uova sbattuti
–          un po’ di strutto
–          300 gr. di miele

Preparazione:
Disporre a conca mezzo chilo di farina bianca per dolci.
Versare nel cratere 6 tuorli d’uova battuti e lo strutto.
Lavorare bene la pasta.
Quando la pasta avrà una certa consistenza, preparare dei bastoncini dello spessore di un dito e tagliarli a pezzetti di 2cm di lunghezza.
Friggerli a fiamma bassa in abbondante olio e disporli su carta assorbente.
A fuoco basso fondere 300 gr. di miele e versarlo sui dolci.

Cuddureddi

Ingredienti:
–          250 gr. di semola
–          6 uova
–          mezzo litro di latte
–          200 gr. di strutto

Preparazione:
Fare riscaldare il latte in una pentola, aggiungervi lo strutto e farlo sciogliere.
Versargli a poco a poco la semola e mescolare continuamente per evitare il formarsi di grumi fino a cottura ultimata.
Versare l’impasto ottenuto in un piatto largo di portata.
Quando si è raffreddato, versarvi l’albume e il tuorlo delle uova e lavorare molto bene.
Prendere l’impasto con un cucchiaio, farvi un buco al centro, versarlo nella padella in olio abbondante e friggerlo a fiamma bassa fino a che si gonfia e s’indora.