All’ I.C. G. PHILIPPONE il progetto legalità Terra libera: le vittime innocenti di mafia

 DELL’I.C. G. PHILIPPONE DI SAN GIOVANNI GEMINI

Si è svolto nella giornata del 15/02/2024, presso l’aula magna dell’I.C. “G. Philippone” di San Giovanni Gemini il secondo incontro facente parte del progetto legalità 2024 “Terra libera: le vittime innocenti di mafia “ al quale hanno partecipato il dott. Gero Tedesco redattore e cronista del giornale di Sicilia e autore del docufilm “Quasi 12 – nessun colpevole” la cui visione è stata proposta ai ragazzi durante l’incontro.

Sono intervenuti in qualità di relatori: il Dirigente Scolastico, Dott. Giuseppe Oliveri, il Capitano di stazione dei Carabinieri di Cammarata dott. Dario Cocchioni, il dott. Gero Barbasso in rappresentanza del comune di San Giovanni Gemini e la dott.ssa Rena Mangiapane, in qualità di autrice e interprete di brani sul tema. Erano presenti le istituzioni civili e religiose e i rappresentanti di associazioni presenti nel territorio.

La giornata è stata dedicata a Stefano Pompeo, un ragazzino ucciso da mani criminali lasciando la famiglia per sempre nel dolore. Il docufilm, attraverso la rievocazione dei fatti accaduti, intende trasformare il dolore di quella morte improvvisa affinché diventi memoria nei luoghi dove i ragazzi formano la loro coscienza e diventano pilastri portanti per una società libera.

L’incontro è stato coordinato e moderato dalla referente alla legalità prof. ssa Carmela Cutro’, la quale ha ribadito che la scuola ha l’obbligo di tener viva la memoria di coloro che, innocenti, hanno perso la propria vita, divenendo inconsapevolmente tasselli cardine della lotta per la legalità, contro tutte le mafie.

La referente nel suo intervento ha anche citato parole di don Ciotti “Basta parole, serve uno scatto in più, la mafia si combatte anche con il ricordo delle vittime innocenti, che non è solo memoria e cordoglio ma è un esempio del valore etico del loro sacrificio per la legalità e per una società più giusta. Non ci si puo’ fermare alla semplice indignazione. A tutti, istituzioni e cittadini è chiesto di impegnarsi per il cambiamento”.

Agli interventi dei relatori è seguito un incontro dibattito con gli alunni, che, visibilmente commossi e attenti, hanno posto delle domande spontanee sul tema trattato, dimostrando interesse, curiosità e spirito di condivisione verso il proprio coetaneo ucciso dalla mafia quando aveva la loro stessa età.

I relatori hanno sottolineato l’importanza della fiducia nella giustizia e nelle istituzioni e che la mafia, che oggi si manifesta con forme e stili diversi rispetto al passato si può contrastare partendo dalla scuola promuovendo opportunità educative, rafforzando gli spazi di aggregazione e culturali e i servizi sul territorio. L’incontro è stato arricchito dalla lettura di due brani, composti, dalla Dott. ssa Rena Mangiapane e dedicati alla mamma del piccolo Stefano, la Sig.ra Carmelina Presti. Tali brani rievocano, si, il dolore della morte ma proiettano il senso della stessa verso una finalità superiore. I semi sparsi dal sacrificio del piccolo Stefano daranno germogli di speranza per una società migliore.

“Non piu’ sofferenza, dolore e morte su questa terra, l’immutabile ricordo di Amore e purezza che tu, Stefano, lasciasti nel cuore di chi t’amò e ancora t’ama, esso germoglierà come il seme che fino alla fine non ti sei stancato di piantare nella vita di chi ti fu caro, oggi quel seme, grazie al coraggio della tua mamma, germoglia anche nel nostro cuore e nel cuore dei nostri giovani, come un fiore che non morirà mai”.

Con queste meravigliose e toccanti parole della dott.ssa Rena Mangiapane si è chiuso l’incontro.

COMUNICATO STAMPA