PALERMO – La Sicilia è tornata ad essere “zona gialla” da circa una settimana. Ciò ha infatti determinato un parziale alleggerimento delle restrizioni nei vari settori che contraddistinguono il nostro Paese, ma le limitazioni rimangono tuttavia ferree. Anche a livello sportivo/calcistico qualcosa potrebbe muoversi ed essere rivista da un momento all’altro dagli organi federali. La “galassia” dei dilettanti (che va dall’Eccellenza alla Terza Categoria, più i tornei a livello giovanile) è ferma da oltre un mese e non si sa effettivamente quando si potrà tornare in campo con una buona dose di sicurezza.
La pandemia da COVID-19 non ci dà pace, per cui una scelta azzardata da parte degli organi preposti rappresenterebbe un pericolo troppo alto per atleti, dirigenti, staff tecnico e addetti ai lavori. Quel che è certo è che ad oggi il mondo dei dilettanti ruota attorno a innumerevoli punti di domanda che non trovano risposta. Attualmente, stando alle ultime disposizioni, è stato disposto lo stop delle attività regionali/provinciali fino al prossimo 5 dicembre 2020, data in cui conosceremo molto probabilmente l’ennesimo decreto da parte del Governo.
Solamente dopo, ed in linea appunto con il nuovo decreto, la Lnd Sicilia con a capo il presidente Santino Lo Presti prenderà delle decisioni circa la ripresa o meno dei tornei siciliani. Le ipotesi al vaglio della lega non mancano, quello che ci domandiamo è una logica conseguenza: cosa potrà accadere nelle prossime settimane? Sembra del tutto scontato, chiaramente, che questo 2020 scivolerà via tenendoci lontano dal campo di gioco. Le festività sono dietro l’angolo, resta certamente prematuro fare delle supposizioni viste le attuali criticità.
Molte società siciliane vorranno certamente conoscere i nuovi piani della Lega Nazionale Dilettanti, che a questo punto potrebbe prevedere una lenta ripresa al calcio giocato nel 2021 (primi di febbraio o marzo?). Si ripartirebbe da dove ci si è fermati: in programma preparazione atletica pre-ripresa e allenamenti collettivi a ranghi unici. Sperando in un andamento meno violento del virus, ecco che si potrebbe pensare di rilanciare il calcio dilettantistico nel primo trimestre del nuovo anno. Quel “pallone” ufficialmente (e giustamente) fermo dall’ultima settimana di ottobre 2020.
La Lega Nazionale Dilettanti richiede inoltre lo stesso trattamento sanitario già predisposto in Serie D (campionato che non ripartirà il 6 dicembre, come inizialmente era stato previsto). In poche parole, dunque, attuare il controllo settimanale dei calciatori con test rapidi e tamponi, soprattutto prima del match domenicale. Spese sanitarie che dovrebbero essere ricoperte in parte dalla Lega. Inoltre, se si registrasse la positività di almeno 3 calciatori della rosa, l’obiettivo è quello di isolarli e continuare l’attività, mentre con 4 positivi scatterebbe la possibilità di rinviare l’incontro a data da destinarsi. Tutte ipotesi al vaglio e poco, pochissimo di concreto.
Nelle prossime settimane, certamente in prossimità del Santo Natale, si avranno maggiori certezze, nonché una panoramica più delineata relativamente alla ripresa di un mondo, quello dei dilettanti, messo completamente con le spalle al muro dal virus. Dal Governo, intanto, arrivano notizie positive e confortanti da un punto di vista economico. Le associazioni e società sportive dilettantistiche, infatti, potranno usufruire di contributi a fondo perduto per le spese di sanificazione, utenze e salari. A comunicarlo è direttamente il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che prova a sostenere le società dilettanti in preda a una crisi finanziaria. Come? Con una cifra pari a 80 mln di euro spalmata alle ASD e alle SSD di tutta Italia che ne hanno fatto apposita richiesta.
L’attenzione della Lega Sicula, nel frattempo, prova a spostarsi per un attimo sul terreno di gioco (ed è un’impresa, visto il momento). Con una nota ufficiale, infatti, ha comunicato il cambiamento delle date (d’inizio e fine) della sessione invernale del calciomercato di riparazione. I club di Eccellenza e Promozione (oltre naturalmente alla Serie D) potranno tesserare nuovi calciatori a partire dal 1° dicembre 2020 e fino a venerdì 26 febbraio 2021 (alle ore 19,00). Discorso nettamente diverso per i calciatori attualmente “svincolati”, che potranno trovare una nuova sistemazione entro e non oltre il 31 marzo 2021. In attesa di conoscere il nuovo Dpcm del Governo, per il calcio dilettante si fa strada l’ipotesi di ripartenza in primavera, sfruttando la stagione “calda” per portare a termine tutti campionati. Solo ipotesi, per l’appunto. La curva dei contagi giocherà un ruolo fondamentale nel nuovo anno solare. Non solo per il calcio, ma in generale per tutti i settori del nostro Paese.