A Valloriate (Cuneo), in occasione dell’incontro “Muovere le montagne” organizzato dal Nuovi Mondi Festival, ai piedi dei monti piemontesi, il Gal Sicani ha presentato il modello del Distretto rurale di qualità dei Sicani, raccogliendo l’interesse dei “decisori” ovvero i protagonisti delle prossime politiche sulle terre alte e aree marginali (dall’Unione nazionale comunità ed enti montani al Comitato tecnico per le aree interne) chiamati a dialogare con i giovani della Carnia friulana, della Valle Stura piemontese e dei Sicani. E sono proprio i giovani, protagonisti delle iniziative di promozione territoriale in tutta Italia, ad aver condotto il dibattito con spunti, analisi, visioni e testimonianze tratte dall’esperienza diretta e dalla capacità di guardare al patrimonio preesistente con uno sguardo critico ma profondamente propositivo.
Da qui, l’idea di creare una “Rete di giovani facilitatori della SNAI”, antenne del territorio delle politiche per le aree interne che conterà naturalmente sull’adesione dei giovani dell’entroterra siciliano. É grazie alla loro azione concreta che sarà possibile accelerare le azioni di sviluppo territoriale già in atto che, secondo il modello proposto dalla strategia del Distretto, portano al rovesciamento completo del processo di scoperta del territorio, perché si fondano principalmente sul coinvolgimento dell’immenso patrimonio umano che vive ed abita i Sicani includendo poi i saperi dell’artigianato, le piccole imprese legate all’agroalimentare, le iniziative legate all’accoglienza e i professionisti che si occupano di promozione territoriale.
“Portiamo avanti la cultura delle relazioni – ha spiegato a conclusione del dibattito Angelo Palamenghi, Direttore ufficio di piano del Gal Sicani – convinti che i veri cambiamenti avvengano solo se si ha cura delle buone connessioni tra comunità”.