Villalba, scoppia il caso sull’accoglienza immigrati. Le posizioni di Insieme per Villalba

immigratiVILLALBA – Un clima infuocato, tensione, nervosismo e tanta confusa incertezza. Sono queste le sensazioni che si percepiscono in queste settimane all’interno della vita pubblica villalbese. E tutto gira principalmente attorno ad un’unica questione: la possibilità di accogliere o meno rifugiati politici. Un argomento che si è trasformato fin da subito in un vero e proprio caso politico e sociale dando origine ad un’accanita disputa in consiglio comunale e che ha coinvolto la gran parte della cittadinanza.

Tutto è iniziato il 19 settembre quando all’interno del comune si è svolta una riunione alla quale hanno partecipato il Sindaco, la giunta, alcuni sostenitori di Insieme per Villalba, il maresciallo dei Carabinieri e il parroco. In quell’occasione si è discusso sulla possibilità di proporre un progetto per accogliere sette famiglie di rifugiati politici.

Ma il gruppo di opposizione Amare Villalba non ha gradito il fatto di essere stato escluso da tale incontro e ha convocato un consiglio straordinario ed urgente che si è tenuto il 22 settembre. Una seduta che si è svolta in un clima di grande agitazione e che ha raggiunto toni molto animati sia da parte dei consiglieri sia da parte dei cittadini presenti in aula consiliare.

Ad aggiungere un ulteriore tassello a tale vicenda sono adesso il Sindaco Alessandro Plumeri, la giunta e il gruppo Insieme per Villalba che hanno reso noto un comunicato stampa per chiarire alcuni fatti e ribadire la loro posizioni.

“E’ chiaro che siamo di fronte ad una campagna di denigrazione politica nei confronti di questa Amministrazione. Una campagna iniziata nel mese di giugno in occasione del conferimento di Cittadinanza Onoraria a Joe Plumeri, concordata con il gruppo Amare Villalba che, nella settimana che dovevamo ospitarlo in paese, ha affisso dei manifesti dove compariva a caratteri cubitali la dicitura il Sindaco Dorme seguita da una serie di falsità sull’operato dell’Amministrazione. Che continua immediatamente dopo, in occasione dell’atto vandalico perpetrato nelle campagne del consigliere Ferreri: lo stesso, a mezzo stampa, ha diffuso la chiara allusione ad una matrice politica dell’attentato incendiario. Ora è la vicenda dell’accoglienza ai rifugiati politici ad offrire all’opposizione l’occasione per intorbidire ancor di più il clima nel nostro paese, creando tensioni e attribuendo colpe concrete per fatti inventati e frutto di fantasie di alcuni esponenti del gruppo Amare Villalba” si legge nella nota.

In merito alla riunione del 19 settembre chiariscono “Dietro al vizio di forma della riunione si malcelano fobìe razziste e pura volontà diffamatoria. La suddetta riunione è avvenuta secondo una normale prassi politica per la quale il sindaco e assessori ascoltano l’opinione dei consiglieri, dei sostenitori di Insieme per Villalba, delle massime autorità religiose e militari, prima di esporre un tema così delicato come quello dell’accoglienza immigrati, alla propria comunità. Se i rappresentanti di Amare Villalba non apprezzano questo tipo di rapporto comunicativo è un problema loro correlato alla loro formazione culturale e politica, ma utilizzare una riunione di un gruppo politico locale come pretesto per lanciare accuse di congiura è un vero e proprio atto di disonestà intellettuale”.
“Sfruttando la delicatezza del tema e cavalcando l’onda del disagio economico e sociale di molti concittadini, i consiglieri di Amare Villalba, hanno fatto passare il messaggio del tutto è ormai deciso prospettando per Villalba un insostenibile programma di invasione di immigrati e privando di fatto i cittadini della possibilità di ricevere adeguate informazioni da parte dell’Amministrazione su una proposta progettuale la cui presentazione scadeva tra un paio di mesi”.

“Il Consiglio comunale straordinario, convocato con urgenza è stato il teatro per mettere in atto questo deleterio e scellerato disegno e per farlo, i consiglieri di A.V. non hanno risparmiato neanche l’immagine delle massime autorità locali religiose e militari, per non parlare dell’etichetta di mafiosi appioppata ai propositori del progetto SPRAR. Nessuno di lor signori si è preoccupato di documentarsi sulle differenze tra le varie forme di accoglienza e sugli esempi reali che esistono nelle vicine comunità che li hanno adottati”.

“Durante il Consiglio abbiamo assistito ad uno spettacolo deplorevole: il consigliere Ferreri che arriva a dire pubblicamente che in questo paese i Carabinieri non sono in grado di prendere neanche un delinquente con cavalli, figurarsi se potrebbero controllare sette famiglie di rifugiati politici; il consigliere Siracusa ha sentenziato che mentre ci siamo noi a Villalba non entreranno immigrati mai e in nessun modo, per poi continuare innestando un’arrogante, inutile e deleteria polemica con il parroco, che si trovava tra il pubblico”.

“Altrettanto inquietante e discutibile è stato l’ intervento del Presidente del Consiglio Comunale, la massima istituzione democratica della comunità che, dopo aver etichettato tutti gli Enti ed associazioni che si occupano di accoglienza, come degli speculatori con chiara matrice mafiosa, ha impedito l’ingresso in consiglio del Dott. Lombardo Claudio componente della Presidenza Regionale Arci Sicilia Responsabile Ufficio Regionale Immigrazione e Welfare, presente nel palazzo comunale su invito del Sindaco per spiegare i termini e gli aspetti del progetto (analogo a quello attivato e in corso a Sutera)”.

“Questi sono i fatti realmente accaduti, al contrario delle fantasiose e pianificate falsità raccontate dagli esponenti di Amare Villalba! Fatti concreti documentati nel video dei lavori del consiglio comunale che ci impegniamo a diffondere in rete per darne pubblica evidenza, ad onore di verità.
Anche loro hanno un video dei lavori del consiglio, ma non possono pubblicarlo perché dalla visione del documento emergerebbe la verità che li sbugiarderebbe!
Preferiscono invece affiancarsi a un sedicente blogghista condividendo nella pagina FB del gruppo la nota di quest’ultimo dove egli riporta una valanga di fischi che il pubblico avrebbe tributato al Sindaco in segno di libertà e ribellione. Fischiare il primo cittadino durante un dibattito su un tema umanitario sarebbe stato un atto di grave inciviltà, ma i cittadini non l’ hanno assolutamente fatto, e le affermazioni della nota altro non sono che gli incubi che albergano nella psiche di un mitomane che sogna di lottare contro persecuzioni che non trova. Abbiamo chiaro il fatto che il soggetto palesa i suoi problemi esistenziali facendo bersaglio il primo cittadino delle sue allucinazione. Quindi abbiamo evitato e eviteremo di contestarlo per rispetto alla sua condizione. Pubblicare ipotesi destituite di ogni fondamento e costruirci teoremi sopra è appannaggio di una mente perversa e precaria, ma utilizzare questi strumenti così malconfezionati ai fini di una squallida propaganda politica, come fa Amare Villalba, evidenzia una disonestà intellettuale che ormai non ci sorprende più”.

“Ritornando al fenomeno dell’immigrazione è ormai assodato che non si tratta di un fenomeno occasionale e, a giudicare dai segnali che ci arrivano dal Ministero degli Interni attraverso le Prefetture, presto potrebbe esserci una trasformazione della normativa in materia.
Un classe dirigente , se ne è capace, deve intuire queste prospettive. Bendarsi gli occhi e tapparsi le orecchie non è utile a nessuno. Bisogna avere chiari i concetti di CARA, CAS e SPRAR, per non fare di tutta l’erba un fascio. Per realizzare un progetto SPRAR, in particolare serve innanzitutto la partecipazione della cittadinanza, attraverso la locazione delle case sfitte, la fornitura di beni e servizi (retribuiti e rendicontati), oltre a un atteggiamento generale di integrazione. Non può e non deve farlo l’Amministrazione da sola, quindi è impossibile avviare un tale progetto tenendo all’oscuro i cittadini”.

“Il Consiglio straordinario ed urgente del 22 u.s. , è stato convocato con lo scopo di rifiutare qualsiasi analisi del problema dell’accoglienza e i proponenti dell’ ODG, si sono presentati in assemblea con una proposta di chiara bocciatura di ogni eventuale ipotesi di progetto, come evidenziato dal capo gruppo di Insieme per Villalba. Infatti, dopo una generale riluttanza a esprimere un qualsiasi voto sul tema, si è arrivati ad affermare che attualmente non ci sono le condizioni economiche e sociali per un progetto di accoglienza. Niente di più ipocrita, un modo per sfuggire ancora una volta alla assunzione delle proprie responsabilità.”

“Le condizioni sociali sono infatti indirizzate dalla politica, nelle comunità dove la politica è in armonia con l’opinione pubblica, mentre le condizioni economiche non c’entrano nulla , visto che il progetto , se approvato, verrebbe sostenuto dai fondi in dotazione al Ministero. Ci sarebbero invece delle ricadute economiche positive per la nostra comunità”.

“Perché Amare Villalba non ha detto un chiaro No, come ha fatto in occasione della illuminazione nelle periferie del paese? Noi abbiamo solo posto il problema e manifestando anticipatamente il nostro punto di vista, avremmo voluto farlo in un clima più disteso, ma i professionisti della tensione non l’hanno permesso. A dimostrazione che non ci poteva essere nulla di pianificato e nessun impegno si era preso, potevamo non tornare più sull’argomento, certo non per superficialità e non senza un pizzico di amarezza per come sono andate le cose e di delusione per avere ascoltato solo parole di rifiuto, di esasperato allarmismo, di intolleranza …. non un solo intervento di solidarietà e di amore verso i più bisognosi e sfortunati.
Ma era onesto e corretto che nella memoria dei concittadini e di chi guarda la nostra comunità da fuori, rimanga il segno tangibile delle posizioni assunte da ciascuno, nell’analisi di un tema così delicato, nei confronti delle Onlus (che non sono tutte mafiose), nei confronti delle istituzioni villalbesi che lavorano per la crescita sociale e la tutela del paese e nei confronti di chi crede che voltarsi dall’altra parte non è una soluzione”.

Flavia Fruscione