Poesia civile e memoria, Cetta Brancato al Liceo Pirandello per Il Forum della Legalità

BIVONA – Partire dalla drammatizzazione di un’opera letteraria per maturare una riflessione sui temi della legalità e della cittadinanza attiva. È questo l’esperimento ben riuscito col quale si sono misurati gli studenti del Liceo Pirandello di Bivona sotto la guida delle docenti Valentina Sineri e Maria Teresa Ferlita e della regista Gabriella Bruno. Alcuni studenti hanno messo in scena un brano tratto da “19 luglio 1992”, libro della scrittrice e drammaturga Cetta Brancato, un lavoro di ricerca iniziato nelle classi con la lettura e l’analisi del testo, continuato con la visione del film Con gli occhi di un altro, e conclusosi sabato con la presentazione dei reading rivisitati con il linguaggio altissimo della tragedia greca.
L’autrice ha incontrato gli studenti e con loro ha parlato di poesia civile, testimoniando gli anni delle stragi che insanguinarono la Sicilia e allo stesso tempo scossero la coscienza civile dei siciliani, che per la prima volta passarono dal lutto come momento individuale al lutto collettivo. Per la Brancato, momenti come questo, in cui è possibile incontrare i ragazzi, rappresentano una grande opportunità: “Posso colloquiare con loro e provare a tramettere il mio lavoro di ricerca di emozioni. Chiunque lavora nella società con coscienza e producendo idee, contribuisce alla guerra del capitalismo che ci vuole come diceva Pasolini livellati. Un livellamento che nessun regime è riuscito a compiere. É una lotta complessa e la scuola ha una grande responsabilità, perché può creare gli anticorpi affinché si sviluppi nei giovani una coscienza critica”.
Altri contributi all’incontro sono arrivati, oltre che dalla scrittrice, anche dal professore Lillo Fiorello, Docente di Diritto Costituzionale dell’Università degli Studi di Palermo, e dalla Preside emerita Grazia Bullara. In aula magna, assieme agli studenti, erano presenti i sindaci dei comuni di Bivona, Santo Stefano Quisquina e Cianciana.
“La manifestazione fa parte di una serie iniziative dal titolo “Il Forum della Legalità”, realizzata con il contributo dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, che vedrà impegnata la nostra scuola nel corso di tutto l’anno scolastico – chiarisce la Preside Giovanna Bubello -. “Un percorso dedicato alla legalità, che vuole distaccarsi dalla retorica dell’antimafia. Ecco perché abbiamo scelto di drammatizzare l’opera di Cetta Brancato, così da riflettere attraverso la rappresentazione teatrale su un contenuto forte in termini di ideali e valori a cui vogliamo educare i nostri ragazzi. Inoltre – continua la Preside – per dare un valore aggiunto ai momenti di formazione già iniziati nelle classi e sviluppare un momento di riflessione giuridica, abbiamo invitato il professore Fiorello. Con il lavoro quotidiano del fare scuola, vogliamo dare ai nostri ragazzi degli anticorpi per una cittadinanza attiva e per perseguire il bene comune, perché convinti che la nostra terra possa rinascere solo nella misura in cui i grandi ideali ritornino ad essere di guida delle condotte di un’intera comunità”.