Campofranco: si è concluso il dibattito “Rifiutiamo”. Ecco quanto emerge dall’analisi fatta sul paese nisseno

CAMPOFRANCO –  Si è svolto oggi nella sede del museo di storia locale di Campofranco il dibattito “Rifiutiamo”, organizzato dal M5S Campofranco, volto a discutere sul tema dei rifiuti che vede la cittadina nissena, molto indietro rispetto ai parametri richiesti dalla legge in tema di differenziato.

Il dibattito, apertosi con una descrizione sul ciclo dei rifiuti, è stato un modo per capire, attraverso lo studio di dati e numeri,  come a Campofranco la raccolta differenziata venga fatta in maniera troppo approssimativa. La legge, infatti, richiede che la quantità di rifiuti da “differenziare” debba essere intorno al 65 % mentre nel paese nisseno si attesta solamente al 9%. Considerato che sono già stati promossi una serie di progetti, già accolti da paesi vicini al nostro come Sutera e Acquaviva dove, come rilevano i dati offerti dalle rispettive amministrazioni, si è già prodotto un considerevole risparmio anche e soprattutto grazie alla sensibilizzazione dei cittadini; a Campofranco tutto rimane ancorato al sistema misto che senza il considerevole apporto dei concittadini non porta agli esiti sperati e richiesti. Infatti sono chiaramente esosi i costi che l’amministrazione va affrontare per lo smaltimento dei rifiuti presso le discariche e a  ciò vanno sommati le spese per la gestione dei mezzi che, essenso obsoleti, debbono essere sempre risistemati e portano spesso l’amministrazione a noleggiare altri strumenti. Inoltre come se non bastasse ciò che rileva per i cittadini è il problema della tariffa: troppo esagerata soprattutto dopo l’adeguamento Tari/Tarsu e la revoca da parte del commissario della riduzione del 25% prevista dal consiglio comunale dimissionario. Secondo l’idea della comunità, infatti, rispetto al servizio offerto e considerato che i cassonetti sono spesso stracolmi e che lo scerbamento delle strade viene fatto una tantum con considerevoli “erbacce” per tutto il territorio campofranchese, si tratta di un pessimo servizio offerto alla comunità con un costo esagerato e risultati spesso sgradevoli.

Intanto le bollette crescono e il malcontento delle persone aumenta. Le persone si chiedono giustamente cosa fare per ridurre i costi? Sicuramente, un dato chiaro è quello di aumentare la quantità di materiale da differenziare. Per farlo serve un progetto serio, dei mezzi offerti dall’amministrazione, e una accurata sensibilizzazione dei cittadini che solo vedendo i primi risparmi potranno essere maggiormente incentivati a porre in essere la raccolta differenziata. In Sicilia non mancano i riferimenti: Zafferana Etnea e Delia (per citare un paese del territorio nisseno) sono sicuramente dei paesi già all’avanguardia in questo senso e per farlo si sono serviti di progetti diversi ma comunque tesi alla sensibilizzazione dei cittadini. Riportiamo le testuali parole del sindaco del Comune di Delia, Gianfilippo Bancheri, che esalta il sistema del porta a porta che funziona appunto grazie e soprattutto alla buona volontà dei cittadini.

“Il nostro è stato,  fin dal primo momento, un approccio innovativo, basato sulla volontà di fare, sulla partecipazione e sulla condivisione dei cittadini. Senza l’impegno civico dei cittadini non avremmo mai potuto raggiungere un risultato così importante, in un contesto di crisi così forte. Un risultato che pone il nostro Comune tra quelli più virtuosi in Italia. Un risultato quindi che ci premia. Che premia la nostra Amministrazione e soprattutto i nostri cittadini, che possono ben dire di vivere in una città pulità, decorosa, e sostenibile sotto il profilo ambientale”.

“Con il porta a porta spinto, partito nel 2013 siamo riusciti a ridurre di 210 mila euro il costo del servizio della nettezza urbana. Il nostro è uno dei pochi Comuni della Sicilia dove non sono aumentate le tariffe. Questo grazie alle scelte che abbiamo fatto e a una gestione amministrativa oculata. Parlo della lotta all’elusione e all’evasione, dei continui accertamenti che, di fatto, hanno permesso di abbassare le tariffe per quasi tutti i nuclei familiari e per le diverse tipologie di utenze commerciali. E’ certamente un grande risultato. Da parte nostra andremo avanti su questa strada. Di certo non spezzeremo il circolo virtuoso che abbiamo creato“.