Casteltermini: il prossimo 19 febbraio un Consiglio Comunale per l’acqua pubblica

CASTELTERMINI – Sarà convocato, unitamente agli altri Comuni, il Consiglio Comunale di Casteltermini per il giorno 19 febbraio 2015 per deliberare su proposta del Sindaco l’avvio delle procedure per la fuoriuscita dall’ATO e la gestione del servizio da parte del Comune. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo convocata ad hoc dal Presidente del Consiglio Giaoacchino Nicastro, presenti i capi-gruppo Maurizio Giuliano, per la maggioranza, e Lino Genuardi per l’opposizione.

Il Comune di Casteltermini si avvale del parere di un legale esperto il quale assisterà l’Ente in tutto l’iter per consentire la riappropriazione dell’uso delle reti idriche, in atto detenute dal gestore privato Girgenti Acque, e la gestione diretta del servizio.L’azione di protesta, rimasta inascoltata per tanto tempo, che coinvolge i Comuni rappresentativi della maggioranza della popolazione agrigentina, entra adesso in una fase decisiva.Il Governo della Regione, infatti, alla luce dei provvedimenti che saranno adottati sarà messo di fronte a delle precise responsabilità e non potrà più continuare ad eludere i problemi e le anomalie che provocano l’insopportabile peso a carico dei cittadini del caro bollette.

E’ importante per dare maggiore sostegno e vigore alla protesta che anche la popolazione sia coinvolta.

Il Sindaco, con la sua Giunta, in questo senso, ha mantenuto l’impegno assunto nell’assemblea pubblica di portare a compimento una battaglia che come si ricorderà ha avuto inizio proprio a Casteltermini con la manifestazione popolare del gennaio 2014 conclusasi, come si ricorderà, con le bollette simbolicamente bruciate in piazza. Da allora il sindaco Nuccio Sapia con un lavoro politico incessante ha saputo tessere le fila per rendere comune la battaglia ad altre amministrazioni comunali fino ad assumere il coordinamento del movimento  dei Sindaci. E’ una prova di forza di fondamentale importanza mantenere l’unità del movimento; unità che avrà il suo epilogo proprio giorno 19 febbraio con la contestuale convocazione dei consigli comunali interessati.