MUSSOMELI – Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma del presidente dell’Associazione Musicale Area51 Giuseppe Valenza in merito allo sfratto di alcune associazioni locali dal Palacultura da parte dell’amministrazione comunale.
“In riferimento alla vicenda riguardante la revoca/sfratto della presunta sede assegnata alla nostra associazione, premetto che ci siamo limitati anni addietro a richiedere una sede adeguata presso i locali siti in “p.le monti” per la realizzazione di un progetto sociale, volto a coadiuvare i giovani (e bravi) musicisti mussomelesi nel miglioramento della propria arte attraverso un centro musicale dove questi ultimi potessero esprimersi liberamente e gratuitamente senza arrecare disturbo alcuno.
Successivamente, in seguito ad una riunione preliminare, ci era stata proposta una “celletta” presso l’ex convento “S.Domenico”, che poco rispondeva alle necessità del progetto, pertanto abbiamo considerato chiusa la questione, ringraziato l’amministrazione e con rammarico, dovuto rinunciare al nostro progetto.
Adesso apprendo a mezzo stampa che ci viene contestato in maniera informale, aggressiva ma soprattutto offensiva quanto segue:
- che l’assegnatario non ha ottemperato a quanto prescritto dall’art.7,3° comma del regolamento per la concessione in uso degli immobili comunali riguardante la corresponsione del canone ricognitorio stabilito dall’atto G.M n. 16 del 24/02/2012 per l’anno in corso e per somme residuali dovute per l’anno precedente.
- che non si è potuto riscontrare lo stato di fatto dei locali assegnati poiché arbitrariamente inibiti e che uno di questi veniva utilizzato come deposito di materiali
- che l’associazione non presentava alcuna relazione sull’attività programmata dalla stessa, giusto quanto prescritto dal sopracitato regolamento all’art.7 2° comma recepito nell’atto G.M n. 16 di assegnazione locali del 24/02/2012
A differenza della nostra amministrazione comunale, mi sono preso la briga di andare a leggere cosa fosse stato deliberato (e da chi) nell’atto G.M n. 16 del 24/02/2012 e al punto 1 si legge (testualmente) “Autorizzare il Responsabile dell’Area Amministrativa a sottoscrivere con i Presidenti dell’Associazione Culturale Symposium e dell’Associazione Musicale Area 51, un comodato d’uso di n° 2 (due) locali posti al primo piano all’interno del Plesso San Domenico meglio specificati nella planimetria allegata (evidenziati con colore giallo) alle condizioni di cui allo schema di Contratto che si allega al presente atto per farne parte integrante e sostanziale” .
Per quanto riguarda il primo punto contestato, in qualità di presidente dell’associazione posso asserire di non aver mai incontrato il sig. “Responsabile dell’Area Amministrativa”, né di aver sottoscritto alcun contratto di comodato d’uso o di altro genere, né ricevuto alcuna comunicazione formale di assegnazione di alcun locale da nessuna amministrazione comunale passata né dall’attuale né tantomeno di aver usufruito arbitrariamente di alcun locale comunale adibito allo svolgimento di qualsiasi attività proposta dalla nostra associazione.
Pertanto mi pare ovvio che la nostra associazione non debba corrispondere al Comune di Mussomeli nessun corrispettivo , sia sotto forma di affitto o di canone patrimoniale ricognitorio stabiliti dalla delibera n. 16 del 24/02/2012.
E’ importante anche far sapere che né io né altra persona dell’Associazione Area 51 ha mai ricevuto chiavi o titoli d’accesso dello stabile, ma soprattutto nessuna consegna dei locali è stata mai eseguita da tecnici o dipendenti comunali.
Per il secondo punto, ritengo che sia palese la nostra estraneità a riguardo del mancato accesso e l’utilizzo di alcuni locali come deposito di materiali.
Sul terzo e ultimo punto contestato, volevo ricordare ai nostri amministratori, che la nostra associazione opera nel territorio da ben 10 anni, non vive di autoproclamazioni a mezzo stampa, ma lavora con passione e dedizione aiutando anche le altre associazioni del vallone in silenzio, o come piace dire a noi, da dietro le quinte. Pertanto è opportuno chiarire che continuiamo a perseguire i nostri scopi sociali senza dover necessariamente informare l’amministrazione comunale sul nostro operato, ma qualora quest’ultima volesse approfondire l’argomento mi tengo a disposizione.
Nonostante la nostra associazione sia stata inserita arbitrariamente in una delibera comunale di assegnazione, ricordo ai nostri amministratori che quest’ultima non basta per rendere il bene fruibile e pertanto ad oggi non riesco a capire cosa mi si sta revocando, e quali sono state le mie mancanze nei confronti di un’amministrazione sorda ed incapace di portare a termine perfino un contratto di affitto/comodato in maniera regolare e trasparente. Per quanto riguarda le altre associazioni coinvolte, esprimo solidarietà e ribadisco che l’unica motivazione legittima ad una revoca del genere, poteva essere la fruizione per pubblica utilità da parte di altri organi quali per l’appunto gli uffici del giudice di pace, ma ancora mi chiedo se questa amministrazione, considera anche di pubblica utilità tutte le associazioni che si spendono per il territorio di Mussomeli o li considera tante piccole palle al piede che spesso oscurano, per proprie bravure e meriti, il lavoro di un assessorato inconsistente dove si contano più i fallimenti che i successi? (Ancora non dormo la notte per la consegna delle chiavi del MIO paese a Jimmy Barba del Grande Fratello trattato da vincitore da premio Nobel…vabè).
In attesa di queste risposte, e magari di qualche scusa formale da parte dell’amministrazione per essere stati trattati come inadempienti, abusivi e arbitrari, concludo ribadendo l’estraneità alla vicenda delle assegnazioni revocate l’associazione musicale Area51, poiché alla luce dei fatti sopraesposti sembrerebbe che il comune “se la suona e se la canta” ovvero concede e revoca il nostro patrimonio immobiliare senza avvertire gli interessati. Oggi mi è stata assegnata in comodato una piccola stanza…magari domani mi sarà assegnato il castello manfredonico con l’aggravio delle spese!
Spero che il sindaco possa fare luce su questo “mistero” .
Attualmente stiamo verificando con il nostro legale se esistono le condizioni per adire le vie legali nel caso in cui fosse stato stipulato un contratto di affitto a nostra insaputa a tutela dei nostri diritti, immagine e interessi.”