Crolli al Castello di Mussomeli. Nucera pronto alla diffida

NUCERA-VINCENZOMUSSOMELI – Negli ultimi giorni il Castello di Mussomeli è stato minacciato da un dissesto al costone roccioso poco attenzionato da chi ne ha la responsabilità della tutela.
Una situazione che ha spinto l’assessore alla Protezione Civile Enzo Nucera a pensare a una diffida alla Procura della Repubblica nei confronti di tutti quegli Enti che hanno competenza nelle operazioni di tutela e salvaguardia del bene monumentale.
“Non è possibile – dice l’assessore – che parliamo di sviluppo, di turismo, e di tutte le cose che sappiamo presentare in bella vista, quando quello che rappresenta il volano dello sviluppo economico e sociale del nostro paese, uno dei monumenti più belli d’Europa, cade a pezzi cercando di capire di chi è la competenza e chi deve intervenire per finanziare con somma urgente per un eventuale intervento di consolidamento e di salvaguardia del bene architettonico.”
Proprio ieri, nel corso di un sopralluogo, è emerso che esiste una significativa evoluzione cinematica del dissesto, che ha determinato il crollo di ulteriori massi, anche di notevoli dimensioni, nel sottostante pendio, in direzione di un’abitazione. Al momento rimane in precario equilibrio una grossa parete rocciosa completamente disconnessa dalla massa rocciosa principale e, a monte della quale, l’ammasso roccioso risulta fortemente fratturato. Un’area su cui poggiano le mura della Scuderia del Castello che, almeno per ora, non sono interessate da danneggiamenti, ma che potrebbero essere coinvolte da un’ulteriore e probabile evoluzione del fenomeno.
Ai lavori di sopralluogo hanno preso parte, oltre a Nucera, il responsabile dell’area tecnica del Comune Carmelo Alba, il geologo Domenico Bonelli e il funzionario Cristoforo Costa del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, e il geologo Salvatore Mistretta del Genio Civile di Caltanissetta.
Intanto, l’area interessata dai massi crollati e dalla parete instabile è stata transennata, con divieto a chiunque di accedervi.