Bivona: un muro di libri per difendere l’istruzione. La “protesta alternativa” del Luigi Pirandello

1420459_10202063450539415_473025038_nUn muro di libri per difendere l’istruzione. E’ l’iniziativa di protesta degli alunni dell’I.I.S.S. Luigi Pirandello di Bivona che il 29 Novembre hanno innalzato un muro davanti l’entrata del plesso principale per difendere la scuola, simbolo della loro istruzione, da tutte quelle leggi che non sono in grado di farlo e la distruggono sempre più.

Gli studenti del Luigi Pirandello hanno dato vita a quella che loro stessi definiscono una “protesta alternativa” che si scaglia contro provvedimenti governativi che non risolveranno i problemi dell’istruzione, tra questi il decreto Carrozza che investe poco e male i fondi destinati all’istruzione. In maniera alternativa, lo scorso mercoledì e giovedì, gli studenti hanno voluto riappropriarsi e affermare il loro diritto alla cultura, attraverso una serie di attività quali cineforum e libroforum, discussioni su libri e film inerenti ai diritti e doveri di cittadini e “free school”, lezioni e discussioni sulla costituzione, sul diritto e l’attualità.1479755_10202063451779446_556908426_n

Sono diverse le motivazioni che hanno spinto gli studenti a manifestare: “la legge di stabilità e il decreto Carrozza non prevedono adeguati fondi e interventi. Solo 100 milioni di fondi fissi sono destinati all’istruzione, mentre dai 13 ai 17 miliardi destinati alle forze militari, ai supermanager, ai MUOS e TAV”, spiegano i giovani. E ancora: “il decreto Carrozza ci da soltanto dei contentini quando propone di installare il wi-fi nelle scuole mentre noi non abbiamo nemmeno i laboratori d’informatica”. Le richieste urlate a gran voce sono “l’iscrizione scolastica gratuita e il numero aperto nelle università: non siamo disposti ad avere un futuro precario e non vogliamo più assistere alle fughe di cervelli; stop alle prove Invalsi: sappiamo tutti che la scuola dei quiz non funziona”.

1484927_10202063450779421_472611690_nDa queste riflessioni è nata una mobilitazione che ha spinto i ragazzi ad affermare il proprio diritto allo studio. Per questo motivo il muro è di libri: nella consapevolezza che solo la cultura e lo studio possano far sì che il sistema scolastico, e di conseguenza il futuro dell’Italia, migliori. Queste iniziative non sono il culmine della “protesta alternativa”: la protesta non si fermerà qui. I ragazzi hanno già creato un comitato che lavorerà anche in futuro e si impegnerà a stilare documenti e una controproposta al decreto Carrozza.

Le iniziative di questi giorni sono dunque solo l’inizio di un impegno, quello degli studenti del Pirandello che davvero vogliono contribuire a cambiare le cose, quel CHANGE che assieme hanno creato e gridato all’unisono nel cortile del loro istituto.

Epifania Lo Presti