Il Palio di Asti parla “valledolmese”: esposizione dei drappi del maestro Sciavolino

ASTI – E’ originario di Valledolmo il maestro del Palio di Asti, Piero Sciavolino. Fino al 13 ottobre, nei locali della fondazione Eugenio Guglielminetti a palazzo Alfieri è possibile ammirare le opere del maestro. La rassegna ha come titolo: «Piero Sciavolino – Dipinti dal 1963 al 2013» ed è promossa dall’assessorato Palio del Comune di Asti. Sciavolino si è formato all’Accademia Albertina di Torino e ha fatto il suo esordio nel 1964 alla Quadriennale di Torino. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 13 ottobre, il venerdì e il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

L’allestimento documenta cinque decenni di ricerca pittorica, condotta con rigore da Piero Sciavolino. Dall’esordio nel 1964 presso la Quadriennale Nazionale di Torino, Sciavolino ha coltivato l’esercizio del disegno e le tecniche d’incisione ad acquaforte e ad acquatinta in composizioni spesso trasposte ad olio su ampie tele, partecipando a prestigiose rassegne internazionali ( Premio San Benedetto del Tronto, 1965; Premio Suzzara, 1976; Mostra Arte Contemporanea, Torre Pellice, 1977; Galleria Civica Arte Moderna, Rivoli 1977; Mostra Nazionale di Pittura, Perugia- Livorno 1982; Premio Giovani Incisori, San Benedetto Po- Reggiolo 1985; Biennale d’Incisione, Mantova 1985; Premio Internazionale d’Arte Contemporanea, Città di Campobello di Mazara, Trapani 1987; Torinoarte, Biennale d’Arte Moderna e Contemporanea, 1990; Maestri Incisori Italiani, Museo Salvini, Cocquio Trevisago 1994; Regione Emilia Romagna, Bologna- Novellara 1995; Museo Gonzaga, Novellara 2004) ed ordinando mostre personali in prestigiosi spazi espositivi nazionali. Tra le recenti esposizioni, si ricordano l’antologica ordinata, ad opera del Comune di Asti, presso l’ex Chiesa di San Giuseppe nel 2004, la mostra monotematica Trame della storia ordinata presso la Sinagoga e Musei Ebraici di Casale Monferrato ( 2005), in seguito ordinata in Asti presso il Palazzo Civico.

Attraverso i decenni, il linguaggio conciso ed essenziale di Sciavolino assume intensa originalità nella creazione di grandi cicli pittorici dedicati alle eterne problematiche esistenziali, tra realtà e immaginario, tra ragione e coscienza.
Studi di figura nel paesaggio, allusivi autoritratti, oggetti e strumenti musicali in interno, enigmatiche sequenze con gatti errabondi, la fantastica visionarietà della natura devastata dalla tecnologia contemporanea. si accostano alle recenti composizioni dell’ultimo decennio, in atmosfere più rarefatte e sommesse ( Carte, Folias ( Distruzioni), Sonno, Naufragio).
Il percorso espositivo, a cura di Marida Faussone, offre pertanto una sintesi avvincente della creatività dell’artista, coerente nelle scelte linguistiche attraverso il tempo, affinate da una meditata, ma progressiva maturità stilistica: ciascuna tela, equilibrata nella complessità strutturale dell’immagine, nella valutazione timbrica e chiaroscurale, nell’implicazione percettiva delle gamme tonali, si rivela un’autentica testimonianza di còlta tradizione pittorica e di nitida analisi contemporanea, un’inquieta evocazione tra passato e presente.
La mostra, corredata dal catalogo con tavole a colori edito dal Comune di Asti, sarà visitabile fino al 13 ottobre nel seguente orario: venerdì e sabato 16-19; domenica 10-12 e 16-19. Ingresso libero.  INFO: Comune di Asti- Assessorato al Palio: 0141. 39 95 05.

(fonti: LaStampa.it, GazzettadAsti.it)