Mussomeli: I lamenti della Memento Domini affascinano la Capitale

studenti-in-musicologia-e-etnomusicologiaMUSSOMELI – Non smettono di suscitare interesse fra gli studiosi le lamentazioni della Settimana Santa eseguite dal gruppo dei lamentatori dell’Associazione Memento Domini.
La ricerca, il recupero e la riproposizione della tradizione musicale siciliana, e in particolare di quel “canto ad accordo” espressività plasmatica e immateriale dell’identità di un popolo, quello mussomelese, hanno stavolta richiamato la musicista, cantautrice e ricercatrice, Giovanna Marini che, dopo 17 anni, è così ritornata a Mussomeli.
Nella giornata del Giovedì Santo, insieme a più di 40 studenti in musicologia ed etnomusicologia della Scuola di Musica popolare di Testaccio e dell’Istituto Ernesto de Martino di Roma, dopo aver visitato il Castello, intorno a mezzogiorno, è stata accolta in Piazza Umberto I dall’assessore Enzo Nucera e dal presidente della Memento Domini Carmelo Belfiore.
“Li abbiamo accompagnati in visita alla Chiesa Madre, all’oratorio dell’Arciconfraternita, al Santuario e alla Parrocchia di San Giovanni, – racconta Belfiore – in un percorso informativo e formativo sulla storiografia delle confraternite, sul forte legame che a Mussomeli vi è tra i riti della pietà popolare e i riti liturgici della Chiesa, che con culto personale sono strettamente intrecciati tra loro quasi in modo indissolubile. Un legame da cui scaturiscono le nostre forme di partecipazione, il nostro canto delle lamentazioni, eseguite magistralmente al Santuario davanti al primo presepe pasquale nel contesto dell’altare della reposizione.
È stato un momento di vero approfondimento e di reciproco interesse, soprattutto sulla modifica tonale dei nostri canti e sull’attenzione non solo ai suoni, ma alle parole. Ciò ha permesso la divulgazione delle lamentazioni e la capacità e la volontà di ascoltarle, riscoprendo con vera gioia e devozione la preghiera che esse contengono.”
Il gruppo, alloggiato a Canicattì, è venuto in Sicilia ad ascoltare i lamentatori di Milena, Delia e Montedoro, impegnati nelle manifestazioni del Venerdì Santo a Caltanissetta.
“Purtroppo ancora una volta le informazioni turistiche prediligono la manifestazione di Caltanissetta, – conclude Belfiore – ma Mussomeli rimane una chicca preziosa in cui i riti sono intrisi del sentimento di ciascuno e tutte le cose vengono fatte con e per passione. Fortunatamente tale sentimento è percepibile da chi viene a vederci e colpisce talmente tanto che la visita occasionale si trasforma sicuramente in  partecipazione.”