Ticket sanitari: l’Ars boccia il provvedimento sul rincaro

«Abbiamo bocciato il rincaro del ticket sanitario proposto dal governo» la dichiarazione, soddisfatta, è del vicepresidente della commissione Sanità all’Ars, Vincenzo Fontana, a fine seduta dalla Commissione Sanità all’Ars. Stupisce in realtà, come il verdetto negativo sulla proposta del governo, prevista in Finanziaria, giunga anche da parte di deputati che appartengono alle forze alleate del governo: si parte dall’esponente della lista Crocetta Nino Oddo. E si prosegue con Giuseppe Digiacomo, Mario Alloro e Giuseppe Laccoto del Partito democratico; hanno poi  bocciato entrambe le proposte Calogero Firetto e Girolamo Turano dell’Udc e gli esponenti Democratici e riformisti Lo Salvo Giudice e Giuseppe Picciolo.

Il provvedimento, che il governatore e l’assessore all’Economia Luca Bianchi avevano inserito nella bozza della Finanziaria, era stato presentato come una “misura di giustizia sociale”, e annunciava anche la maggiorazione di un euro per ogni prescrizione medica così da portare il costo complessivo dei ticket  sanitari a 3 euro.

I rincari, come spiega il deputato regionale del Pdl Fontana, «prevedevano poi l’inserimento ex novo di un pagamento di 10 euro al giorno per ricoveri di pazienti con un reddito fino a 50mila euro annui e di 25 per quelli che lo superano». Costi che si sarebbero aggiunti però solo alla prima settimana di ricovero, e si sarebbero dimezzati nell’eventualità di altre settimane di degenza. Entrambe le proposte sono state cassate dalla Commissione sanità eliminando definitivamente un tentativo, da parte della Regione, di battere cassa sulla Sanità con circa quindici milioni di euro di introiti.

«Grazie ad un emendamento, inoltre – aggiunge il deputato di Cantiere Popolare, Salvatore Cascio – abbiamo ripristinato fondi per 3 milioni di euro per le borse degli specializzandi di medicina, somme precedentemente soppressi dal Presidente Crocetta»