PALERMO – “La proposta del dimensionamento scolastico in Sicilia è stata trasmessa al MIUR” lo ha annunciato mercoledì scorso l’Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione Professionale Nelli Scilabra, scatenando una vera e propria rivoluzione. Infatti i vari accorpamenti e fusioni non sono piaciuti a molti, che in questi giorni hanno risposto esprimendo il loro malcontento di fronte al piano di razionalizzazione emanato dalla Scilabra.
Sono 855 le sedi e altrettanti i dirigenti scolastici ammessi dal piano del MIUR, con un numero minimo di 600 alunni e 400 per le zone montane: si cerca comunque di garantire il servizio anche laddove non si raggiungano questi numeri, ovvero in casi di piccole isole, zone montane e salvaguardia delle minoranze linguistiche albanesi.
Il nuovo piano proposto da Scilabra, attraverso tagli e accorpamenti, è rientrato nei paletti imposti dal MIUR, ma ha anche creato, a volte situazioni anomale, come il caso della scuola palermitana Perez, che pur avendo tutti i requisiti per mantenere la propria autonomia scolastica, è stata divisa e le due parti sono state accorpate ad altre due istituzioni scolastiche, che da sole non avrebbero mai raggiunto i requisiti minimi per accedere all’autonomia.
Ma vediamo nel dettaglio come cambia il panorama scolastico nei Monti Sicani:
l’Istituto Comprensivo Manzoni di Alessandria della Rocca aggrega l’Istituto Comprensivo Meli di Bivona;
l’Istituto Comprensivo Roncalli di Burgio fuso con l’Istituto Comprensivo De Amicis di Caltabellotta;
l’Istituto Superiore Pirandello di Bivona fuso con l’Istituto Superiore Panepinto, sempre a Bivona;
l’Istituto comprensivo Quasimodo di Vallelunga Pratameno aggrega solo le sezioni di Marianopoli e Villalba dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII Resuttano, Vallelunga Pratameno;
l’Istituto tecnico commerciale e per geometri G.V. Hodierna di Mussomeli aggrega solo la sezione di Campofranco dell’Istituto professionale industria e artigianato Galileo Galilei di Caltanissetta.
“A marzo – annuncia inoltre l’Assessore – partirà un confronto per mettere mano a una nuova razionalizzazione della rete scolastica“.
Valentina Maniscalco