SAN GIOVANNI GEMINI C5: Bastillo, Reina, Margagliotta, Lo Groi, Montalto, Romano, Nocera, Santoro, Giarratana, Panepinto, Lo Bianco e Terramagra. All. Gaspare Alongi.
S. ISIDORO DI BAGHERIA C5: Causa, D’Amelio, Belmonte, Giannini, La Mantia, Giunta, Castronovo, Tomasello, Manzella, Chiello, Di Salvo. All. Carmelo Tripoli.
SAN GIOVANNI GEMINI – Inizia nel migliore dei modi il 2013 per la nuovissima formazione di calcio a cinque del San Giovanni Gemini. Il gruppo, che ritrova in sé tantissimi atleti dell’ex Aquile Cammaratesi, al debutto casalingo al Palazzetto dello Sport è riuscito a imporsi per 8-6 contro i parigrado del S. Isidoro di Bagheria, formazione dilettante del palermitano. Quella di sabato è stata una prestazione convincente dei ragazzi allenati da Gaspare Alongi, che hanno avuto ragione di un Bagheria mai domo e in grado di risollevare un match interessante sotto tutti i punti di vista. L’incontro di calcio a cinque, valevole per la 7^ giornata del torneo di serie D, è stato deciso da un super Vincenzo Lo Bianco, centravanti della squadra biancorossa, che ha realizzato ben sei marcature in grado di chiudere ogni pretesa. Da segnalare le buone prestazioni in campo del difensore Vincenzo Romano e del giovane portiere classe 96’ Carmelo Bastillo, al debutto tra i pali da titolare in campionato.
Il primo tempo si è chiuso sotto la più normale amministrazione dei ragazzi biancorossi: i primi 30’ vedono il Gemini condurre per 3-1. Nella ripresa, il match diventa più interessante e combattuto, col Bagheria che riesce a ridurre lo svantaggio nel giro di pochi minuti. Nelle battute finali, però, due colpi del solito Lo Bianco, come detto, consegnano un successo importante per il morale e per la classifica generale. I biancorossi del mister Alongi, infatti, ricoprono tuttora il terzo posto a pari merito con l’Ersal Termini Imerese, quest’ultima prossima avversaria del San Giovanni Gemini c5 nell’ottava giornata del torneo di serie D Agrigentino-Palermitano: un campionato dalle lunghissime trasferte ma molto avvincente.
Giuseppe Varsalona
