Santo Stefano Quisquina: i circoli del PD della montagna uniti in difesa dell’acqua pubblica

SANTO STEFANO QUISQUINA – Si è tenuto lunedì 6 agosto a Santo Stefano Quisquina un incontro dei segretari dei circoli del PD della zona montana, ovvero Alessandria della Rocca, Bivona, Cammarata, San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquina, per discutere del servizio idrico integrato e della sua ripubblicizzazione. All’incontro hanno partecipato gli on.li Angelo Capodicasa, Giacomo Di Benedetto e Giovanni Panepinto, il consigliere provinciale Maurizio Masone e il segretario provinciale Emilio Messana. Presente anche l’Avv. Gigi Restivo, legale dei Sindaci che si stanno opponendo alla consegna delle reti idriche.

I segretari di circolo della zona della montagna hanno espresso forti preoccupazioni per le sorti del bacino idrico della Quisquina. Il nuovo PRG degli acquedotti siciliani, infatti, assegna i Pozzi ex Montecatini all’acquedotto del Voltano, utilizzato dalla Girgenti Acque S.p.A per addurre le acque verso Agrigento, in contrasto con quanto in precedenza promesso ai cittadini di Santo Stefano Quisquina dallo stesso Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo – il quale è anche Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti e la Tutela delle acque in Sicilia, dunque promotore del PRG.

La promessa tradita riguarda un ingente finanziamento per l’attivazione proprio dei Pozzi Ex Montecatini e la realizzazione di una condotta di adduzione delle acque emunte al serbatoito comunale, al fine di dare soluzione al problema del “Norovirus” che ad oggi preclude l’uso potabile dell’acqua dall’acquedotto urbano.

Un’altra questione affrontata è stata la diffida da parte del Consorzio d’ambito di Agrigento nei confronti dei Sindaci dei Comuni della provincia di Agrigento per la consegna a Girgenti Acque di tutte le reti idriche e fognarie, degli impianti di depurazione e di tutte le utenze.

I circoli della zona montana chiedono a gran voce che il Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi sia solidale con la loro battaglia, tenuto conto da un lato delle gravi inadempienze del soggetto gestore, dall’altro del chiaro esito referendario, di quanto disposto dall’art. 49 della L.R. n°11 del 12 maggio 2012, e da ultimo della pronuncia della Corte Costituzionale che ha confermato che la gestione dei servizi idrici non deve essere necessariamente privatizzata. In caso contrario, invitano la Direzione Provinciale del PD a valutare seriamente la rottura dell’alleanza e la fuoriuscita dall’amministrazione provinciale.

Sostanzialmente si può riassumere l’incontro in tre momenti: i segretari dei circoli, infatti, hanno chiesto alla Segreteria Provinciale ed alla Deputazione del PD di opporsi con ogni mezzo democratico all’assegnazione dei Pozzi ex Montecatini alla Società di Gestione Girgenti Acque S.p.A; manifestato la solidarietà delle sezioni della Montagna ai cittadini di Santo Stefano Quisquina per il pericoloso attacco alle loro risorse idriche in un momento nel quale la comunità vive nell’ansia del  problema dell’inquinamento da “Norovirus”; individuato in una possibile ordinanza di acquisizione dei Pozzi ex Montecatini, da parte del Sindaco di Santo Stefano Quisquina, uno strumento di opposizione e resistenza della comunità offrendo al Primo Cittadino tutto il sostegno politico ed amministrativo dei Circoli del PD della Montagna a sostegno di questo atto.

Il proficuo confronto si è chiuso con l’approvazione di due proposte: promuovere le iniziative anche legislative per rendere possibile la effettiva pubblicizzazione dell’acqua anche laddove il servizio sia stato affidato a privati, e convocare una Direzione Provinciale per chiedere al Segretario Nazionale Pierluigi Bersani di rilanciare il tema dell’acqua come patrimonio comune da sottrarre alla logica del mercato e del profitto.

Valentina Maniscalco