Santo Stefano Quisquina: cronaca di un consiglio comunale dai toni molto accesi

SANTO STEFANO QUISQUINA – Un consiglio comunale caldo, e non solo per le alte temperature di questi giorni, quello svoltosi venerdì scorso a Santo Stefano Quisquina. Pochi i punti all’ordine del giorno, che facevano presumere una seduta breve e senza problemi, ma che in realtà si è rivelata essere senza fine e dai toni molto accesi. Se il primo punto viene liquidato senza problemi (si trattava, in fondo, dell’approvazione dei verbali delle sedute precedenti), e poche discussioni incontra l’approvazione del Piano speditivo di Protezione Civile, le cose si complicano nel momento in cui il Sindaco Leto Barone espone la sua relazione annuale sullo stato di attuazione del programma. Una relazione che presenta, punto per punto, tutte le attività svolte nell’ultimo anno, “Un bilancio più che positivo visti i numerosi problemi e la carenza di risorse  – afferma il Sindaco durante il suo intervento – che permetterà all’attuale amministrazione di lasciare il Comune in condizioni migliori di quelle in cui l’ha trovato, quattro anni fa”. I risultati positivi, secondo quanto dichiarato dal Sindaco, riguardano numerosi settori, a partire dalla gestione dell’ente, con 3 nuove assunzioni per ovviare alla carenza di personale, continuando con i vari servizi gestiti efficientemente dal Comune, servizi alla persona, assistenza anziani, assegnazione alloggi popolari, raccolta differenziata porta a porta e così via, fino a giungere al servizio idrico, che vanta “livelli qualitativi eccellenti” nonostante i numerosi problemi che da più di un anno tengono in ginocchio la comunità stefanese, senza acqua potabile a causa dell’inquinamento da norovirus. Dichiarazioni forti che non tardano a scatenare le reazioni del gruppo di opposizione: l’intervento del consigliere Capodici sottolinea come nella relazione siano assenti “attività di crescita e di sviluppo per questo paese, si tratta di un copia e incolla delle relazioni precedenti che non aggiungono niente di nuovo”; è inaccettabile la situazione relativa all’acqua inquinata e alla privatizzazione della gestione, e se l’acqua è ancora un bene pubblico “lo si deve soltanto all’opposizione massiccia di tutta la popolazione stefanese” che è stata in grado di fronteggiare il commissario giunto in paese per la consegna degli impianti, nel febbraio di tre anni fa. Toni pungenti, frecciatine e fraintendimenti fanno da sfondo all’intero consiglio, quando ormai il livello di tolleranza ha raggiunto il limite per tutti, e la situazione degenera: durante la trattazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno, l’aula si infiamma e si scatenano le ire di consiglieri e assessori. Il presidente del Consiglio, infatti, da lettura di una dichiarazione del consigliere Pullara Tamburello, eletto con la lista di maggioranza, ma che si dichiara adesso indipendente dal suo ex gruppo e dunque annuncia un comportamento critico nelle future decisioni da prendere in consiglio, dissociandosi dal seguire quella che è la linea del gruppo di maggioranza. Ribatte subito l’assessore Cacciatore, che afferma che la dissociazione del consigliere Pullara Tamburello è frutto di iniziativa personale, e non è condivisa dal gruppo di maggioranza, che anzi continua a sottolineare il sostegno al Sindaco Leto Barone e alla sua linea politica. A queste parole, si scatena la reazione del consigliere Pullara Tamburello, che da letteralmente in escandescenze con insulti diretti all’assessore, urla e pugni sbattuti sul tavolo, reazione ripresa in un video che sta letteralmente facendo impazzire Facebook. La situazione torna alla normalità, anche se il clima continua a essere teso: questo consiglio che rasenta il ridicolo si chiude con le parole del consigliere Puleo, passato ufficialmente all’opposizione, che evidenzia come, alla luce delle ultime vicende, il Sindaco non abbia più la maggioranza in consiglio. Un messaggio sibillino? Di fatti, dopo questa seduta, non ci si stupirà più di niente in consiglio comunale.

Valentina Maniscalco