Sutera, il sindaco replica alle accuse

SUTERA – Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione comunale di Sutera agli attacchi portati in consiglio comunale dal gruppo di minoranza “Rialzati Sutera” sull’operato della giunta guidata dal sindaco Gero Difranceco. E proprio il primo cittadino suterese, con una propria nota punta il dito proprio sul gruppo di minoranza. “E’ un’opposizione solo numerica e non al completo, pregiudiziale, silente e senza capacità propositiva, fatta soltanto di no senza nessuna motivazione e sbandata per l’assenza del suggeritore dietro le quinte. Nemmeno una proposta, ad esempio, sul bilancio di previsione. Le risposte scritte che sono state date alle interrogazioni, prosegue il sindaco, sono state precise e circostanziate, malgrado la loro inconsistenza politica e la futilità dei contenuti. L’opposizione vorrebbe un paese dove si respirasse l’aria della criminalità ma Sutera, malgrado i tentativi di qualcuno di procurare allarmi infondati, è un paese tranquillo e sereno e nessuno potrà tentare di infangarlo.” Queste le prime dichiarazioni con le quali  il sindaco Difrancesco risponde alle valutazioni che la consigliera Salamone, capogruppo di minoranza, ha espresso in consiglio comunale.“Per quanto riguarda la richiesta della video sorveglianza, tutto l’allarme sociale citato nell’interrogazione, si compendia in un furto d’auto e una rapina perpetrati a distanza di qualche anno l’uno dall’altro e per questi fatti non ho mai ricevuto sollecitazioni da parte delle forze dell’ordine a provvedere, con il  sistema della videosorveglianza, al controllo del territorio comunale. Tuttavia – conclude il sindaco – se la situazione dovesse ripetersi e peggiorare, non esiterei ad attivare il Comitato Prefettizio, al fine di prevenire e reprimere, con qualsiasi mezzo, ogni attività delinquenziale”. Il primo cittadino di Sutera ha tenuto anche a ribadire che “dopo 9 anni di amministrazione continua a ricevere la fiducia della sua maggioranza e dalla popolazione di Sutera e questo gli basta per concludere il suo mandato a scadenza naturale con la consapevolezza di avere servito costantemente, umilmente e proficuamente la sua comunità”.