Fino al 27 luglio raccolta firme pro referendum contro stipendi d’oro dei politici

MONTI SICANI – E’ partita il 27 maggio scorso e c’è tempo fino al 27 luglio: servono mezzo milione di firme per rendere valida la richiesta di referendum per alla riduzione degli stipendi e l’eliminazione dei “privilegi” dei parlamentati italiani.

I cittadini possono recarsi presso le segreterie dei propri comuni di residenza per depositare la propria firma se favorevoli al referendum.

IL QUESITO

Il 23 aprile scorso, dieci cittadini hanno creato il “Comitato del Sole” presentando alla Corte Suprema di Cassazione un quesito per l’abrogazione dell’articolo 2 della legge n° 1261 del 31 ottobre 1965: “Determinazione delle indennità spettanti ai membri del Parlamento”. L’articolo in questione recita: “Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere ne determinano l’ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese ed in misura non superiore all’indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza dalle sedute dell’Assemblea e delle Commissioni”.

Quali tagli e riduzioni si chiedono dunque nel dettaglio?

1. Spese di segreteria e rappresentanza
2. Diaria (Rimborso spese soggiorno a Roma)
3. Cumuli d’indennità per partecipazione a commissioni giudicatrici di concorso, missioni, commissioni di studio e commissioni d’inchiesta
4. In aspettativa:
– Aumenti periodi di stipendio
– Avanzamento di carriera
– Trattamento di quiescenza
– Trattamento di previdenza
– Assistenza sanitaria
– Assicurazione previdenziale
5. Indennità mensile esente da ogni tributo
6. Indennità mensile non sequestrabile o pignorabile