Kamarat: c’è tanta delusione fra i giocatori. A parlare è Vito Lupo.

Vito Lupo

CAMMARATA – Digerire l’imminente addio del tecnico cammaratese Renato Maggio non sarà affatto facile. Non lo sarà per la dirigenza, per le persone a lui più care ma, soprattutto, per i giocatori che ha avuto con sé, in particolar modo quelli che ha allenato quest’anno, artefici di un’ottima stagione terminata con lo spareggio play off di Alcamo. E dire che di giocatori mister Maggio ne ha allenati davvero tanti in tredici anni d’avventura sulla panchina del Kamarat calcio. Si è passati dai vari Munì, Zimbardo, La Mattina, Russotto, Portella, Di Piazza, Pellitteri, Gentile, Di Franco, Mazzotta, Panepinto e Scrudato, per citarne qualcuno, ma è evidente che potremmo fare una lista ben assortita di nomi che hanno fatto parte del “giocattolo Kamarat”. A distanza di pochi giorni dall’addio del tecnico, ormai ex biancoazzurro, abbiamo raccolto le dichiarazioni del centrocampista Vito Lupo, atleta classe 1990 che si è dimostrato un pezzo pregiato nello scacchiere del mister negli ultimi due anni, avendo raggiunto un grado di autostima tale da essere l’uomo spogliatoio. Il giocatore, per voce dei compagni più vicini, ha voluto commentare l’improvviso addio dell’allenatore nativo di Cammarata, dando delle considerazioni ad alcuni equivoci avvenuti nel centro montano.  “Conoscendo il mister – ha detto il centrocampista ex Akragas e Nissa – non m’aspettavo che lasciasse tutto. Per certi versi penso che sia una decisione condivisibile, anche perché in futuro avrebbe la possibilità di misurarsi con altre piazze diverse da Cammarata. Tutti sappiamo che nel calcio i cicli hanno un inizio e una fine, quindi tutto va nella normalità. In ogni modo – ha affermato Lupo – mi aspetto un grande Kamarat, perché credo che nell’ambiente ci siano persone competenti, che possono far calcio a certi livelli, come dimostrato sin qui”. Il centrocampista in forza al Kamarat si è poi soffermato sulla conferenza stampa avvenuta allo stadio, martedì pomeriggio: “Durante la conferenza è saltato in ballo il mio nome tramite il tecnico Maggio – ha replicato Lupo (prendendosene responsabilità oggettiva n.d.r.). Magari non rappresenterò il futuro Kamarat, ma al momento mi sento parte integrante della causa e lo dico perché ho sempre amato la maglia, rispettato gli uomini che ne hanno fatto parte adeguandomi alla mentalità di Cammarata. Con il mister – precisa – ho avuto un rapporto di stima reciproca e tra me e lui ci sarà la più totale amicizia, in funzione del fatto che le cose vanno dette in privato. Ed è per questo che sono abituato a confrontarmi con la gente anche quando si hanno dei punti di vista opposti. Credo di aver dato tanto al Kamarat e, viceversa, posso dire di aver ricevuto grandi insegnamenti: sempre nella normale amicizia e professionalità”. Parole che generalizzano lo stato d’animo dell’intera rosa biancoazzurra, e in particolare di Vito Lupo che teneva a precisare alcuni punti. Tra presente e futuro, in casa Kamarat, aleggia amarezza e sconforto: la dirigenza tutta, prossimamente, dovrà riunirsi per programmare il da farsi ed è chiaro che dovremo attenderci un’estate turbolenta, che metterà in risalto il nome del nuovo tecnico e diverse novità riguardo il prossimo parco giocatori.

Giuseppe Varsalona