Villalba, ridotte le indennità di Presidente e consiglieri

VILLALBA –  Con 7 voti favorevoli e 5 contrari è stata approvata ieri sera, in seduta di consiglio, la proposta avanzata dai consiglieri di Villalba Futura, ed appoggiata dal Gruppo misto, di riduzione delle indennità di carica del Presidente del consiglio e dei gettoni di presenza dei consiglieri, rispettivamente da 627,50 € a 30 € mensili e da 18,59 € a 1€ a seduta. Cifre troppo alte, a detta dell’opposizione, quelle finora percepite, non proporzionate alla mole di lavoro e al relativo impegno temporale che occupa presidente e consiglieri, considerata l’entità del comune. Questa deliberazione rappresenta per i promotori “un segnale di cambiamento rispetto all’attuale e alla precedente amministrazione, un atto di solidarietà verso le fasce più deboli della comunità villalbese”, un’azione che permetterà di destinare le somme risparmiate alla realizzazione di cantieri di lavoro. Di tutt’altro parere invece il presidente Bordenga “E’ una proposta illegittima, scorretta ed illegale che ha il solo fine di recare danno alla mia persona” ha dichiarato “Un atto di soverchieria nei confronti dell’avversario politico, questo è l’unico scopo dell’opposizione. Ma non saranno questi mezzi scorretti a piegarci”.
Un atto di ripicca a titolo gratuito, secondo il Sindaco Plumeri, anche l’approvazione della richiesta di revoca della deliberazione del 24 settembre 2010 con la quale era stata costituita la Commissione permanente per l’Agricoltura giudicata da Villalba Futura “poco funzionale ed improduttiva rispetto agli scopi prefissati”. “La Commissione ha lavorato bene in questi due anni, e i risultati del nostro impegno si sono visti. Non capisco il voto favorevole del consigliere Costanza, visto che ne fa parte anche lui, e del Gruppo misto che tanto ha insistito per inserirsi” ha dichiarato il Presidente Tatano, nonchè consigliere di Insieme per Villalba, “Si tratta solo di un gesto di ritorsione nei miei confronti, perchè non tengo mai la bocca chiusa e perciò risulto scomodo all’opposizione. Possono anche sopprimere la Commissione,ma non possono togliermi la voglia di lavorare e di impegnarmi”.
Non essendo stata raggiunta la maggioranza dei 2/3, non è stata approvata invece l’ultima proposta di VF che prevedeva l’adeguamento dello Statuto comunale all’art.10 della Legge regionale n.6 del 5/04/11 avente per oggetto la “Revoca del Presidente del consiglio provinciale e del consiglio comunale” nel caso in cui, presentata una mozione motivata nei confronti dei soggetti in questione, essa venga votata per appello nominale ed approvata da almeno i due terzi dei componenti del consiglio.

Flavia Fruscione