Grazia La Paglia al Festival Internazionale del Giornalismo

Si è conclusa domenica 29 aprile la VI edizione del Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia: cinque giorni intensissimi tra conferenze, incontri-dibattito, interviste e workshop sul tema dell’informazione, della libertà di stampa e della democrazia ai tempi del 2.0.

“Al centro del dibattito le nuove sfide del giornalismo con l’avvento di Twitter e Facebook, dei siti che rimpiazzano i giornali, ma anche dei tablet e di tutte le applicazioni per leggerli”, racconta Grazia La Paglia.

Ebbene sì, non poteva non esserci: l’amore per il giornalismo ha fatto volare dai Monti Sicani fino a Perugia una tra le collaboratrici più valide di Magaze.

Le chiedo se ha avuto modo di incontrare giovani come lei, di raccontarci un po’ della gente conosciuta durante l’esperienza perugina: “c’erano molti blogger e giornalisti già avviati da diversi anni nonostante la giovane età, ma anche giovani alle prime armi e tantissimi ragazzi che lavorano in web radio. In sala stampa potevi incontrare, oltre ai volontari, anche studenti della Scuola di Giornalismo di Perugia, redattori de Il Post.it e di tantissime altre testate. Ti rapportavi con realtà diverse e vedevi di quante sfaccettature è fatto il mondo dell’informazione: passando dal semplice giornalista o addetto stampa allo speaker radiofonico, per arrivare al video film-maker e tutto convergeva sul sito del festival.”

Chiedo a Grazia se si è parlato di Sud e mi dice che si è approfondito il tema delle mafie sottolineando che non sono solamente al Sud; forti inoltre gli interventi di Francesco La Licata e di Fulvio Abbate.

“In tutte le parti del mondo si possono comunicare informazioni, le barriere sono state abbattute anche grazie a un semplice tweet”, continua Grazia. “Anche la nostra redazione utilizza Twitter. Perché non facciamo un parallelismo tra il contesto che hai osservato in questi giorni e quello della tua quotidianità?”, le dico. “Twitter e tutti gli altri mezzi utili ad informare: testi, video, foto. La nostra redazione copre un entroterra non sempre sviluppato, ma non ha nulla da invidiare a realtà più grandi. Posso dire, dopo quello che ho visto, che Magaze si piazza positivamente tra le realtà web dell’informazione, non è indietro, anzi è al passo con i tempi e regge le nuove sfide del mercato dell’informazione”.

Finiamo, inevitabilmente, per parlare di momenti emozionanti e quasi riusciamo a stilare una graduatoria: “La cosa più bella è stata trovare i grandi nomi del giornalismo tutti insieme, in un unico posto e vedere come si fermavano tranquillamente per strada se gli chiedevi una foto o se volevi fermarti a conversare. Tra i momenti davvero emozionanti, poi, vedere assieme due personaggi da me molto ammirati: il direttore di XL di Repubblica, rivista che colleziono da anni, e Pier Paolo Capovilla, voce de Il Teatro degli Orrori.”

Ad analizzare il mondo dell’informazione non sono stati solo i giornalisti, ma anche musicisti e artisti di vario genere: è il caso di Capovilla che “ha parlato del qualunquismo diffuso, dell’indifferenza e apatia della gente di fronte a problemi tragici che nascono dai disagi degli immigrati, del ruolo della musica come mezzo di denuncia sociale e delle canzonette della Pausini che non lasciano nulla.”

Tornando ai momenti importanti e che sicuramente rimarranno indelebili per la nostra Grazia, “l’incontro con Ezio Mauro: è stato emozionante vedere il mio direttore per la prima volta dopo due anni di collaborazione.”

Un’esperienza che ha permesso a Grazia di immergersi per una settimana tra giornalisti affermati e coetanei che condividono la sua stessa passione, sentendosi come in un altro mondo. Distaccandosi un po’ dal resto delle cose per parlare solo di giornalismo. Grazia dice che non c’è cosa più bella per chi vuole fare questo mestiere.

Chiedo come ci si sente al ritorno dal festival: “porti con te tanta voglia di continuare a crescere e migliorarti, perché c’è stato un confronto con chi ne sa più di te e ti sprona.”

Un’esperienza della quale fare tesoro, motivo di arricchimento interiore e professionale e occasione di crescita per tutti i redattori di Magaze. Approfittando di questa occasione, la nostra intervistata parla direttamente ai suoi colleghi e collaboratori: “abbiamo una modernissima piattaforma e dobbiamo sfruttarla al meglio. Con l’impegno e la voglia di fare, triplicatesi con questa esperienza, penso di poter contribuire alla crescita della nostra redazione. Dovremmo incrementare i nostri meeting e cercare di imparare molto di più sulla realizzazione di servizi video, fondamentali oggi nell’affiancare i testi.”

Epifania Lo Presti