Prizzi: Natale di valori..e non solo

PRIZZI – Storia, tradizione e folklore ma anche tanta solidarietà e tanto culto. Sono le stelle che da decenni illuminano il Natale di Prizzi. Una festività che da qualche anno affonda le sue radici nel storia del comune Sicano rievocando tutto il fascino storico e antropologico della Prixis del 258 avanti Cristo. Fiore all’occhiello è il presepe vivente rievocato con centinaia di personaggi
e comparse a 1050 metri di altezza. Tutto il sapore della storia è della tradizione del comune hanno trovato la loro simbiosi, proprio nel Natale, nella location dall’impronta araba, normanna e saracena, ricostruendo un puzzle scenico, dove personaggi in costume d’epoca rievocano l’arte ed i mestieri con gli attrezzi originali dell’epoca, le tecniche di lavorazione del ferro, della
tela o ancora dei prodotti della pastorizia, mettendo in pratica, per turisti e visitatori, i segreti tramandati e gelosamente custoditi da generazione a generazione. Il fabbro che batte il martello sull’incudine scandendo ritmi persi nel tempo, le donne che lavorano al telaio e impastano la pasta e il pane, la famiglia contadina che si ritrova intorno al focolare, il pastore che prepara il formaggio e la ricotta. Arti e mestieri degli anni quaranta fanno, infatti, da cornice all’elemento principale, la natività di Gesù Bambino. L’itinerario di visita si snoda tra le strette vie lastricate e le ripide scalinate di pietra del quartiere antico dove si apre un panorama mozzafiato che mette a nudo per chilometri le bellezze di gran parte della Sicilia centro-orientale. Il lungo percorso, si snoda tra vicoli e case antiche penetrano e scolpiscono da secoli il cuore del paese. A chiudere l’intero percorso è naturalmente la grotta, dove vi si trova il Bambino Gesù con Maria e Giuseppe e dove si rivive l’essenza e lo spirito del Natale. A rendere l’atmosfera magica è la notte prizzese che viene illuminata solo da lucerne e fiaccole tra i fumi dei comignoli e i profumi di altri tempi. Lo scenario viene poi arricchito con musiche, luminarie e rappresentazioni altre folkloristiche. Durante il percorso è prevista anche la degustazione di prodotti tipici locali. Un percorso sempre più ricco, anno dopo anno, di nuove figure bibliche. Il presepe di Prizzi da la possibilità alle persone disabili di accedere e visitare il presepe con un percorso alternativo. All’interno di alcune postazioni è prevista la degustazione di prodotti tipici locali. Un festività che trova il suo culmine anche nel culto nelle diciassette chiese edificate e ristrutturate tutte tra il XVI e i primi del XVIII secolo negli anni di intenso fervore religioso, quando il paese giungeva a contare appena tremila abitanti circa. Tante anche le ricette che profumano il Natale di Prizzi a suon di menù autoctoni del luogo dove proprio per l’Avvento rubano la scena a panettoni e spumante. Ad accontentare i palati esigenti alla ricerca di essenze antiche sono i poetici “Vucciddati” o “Gucciddati”, “Cucciddati” o ancora “Ucciddati” (dal latino buccellatum pane da dividere in bocconi) di mandorle e fichi che completano un menù unico. Insomma un Natale dove a rinascere sono anche tutta la storia, i
sensi, l’animo ed il calore di popolo, che da centinaia di anni vive in Natale all’insegna dei valori ma anche sulle tracce della sua essenza che tutt’oggi rimane custodita ed eterna nel cuore di Prizzi.
MARIO RAIMONDI