Accorpamenti scolastici nel Vallone. Il prof. Calà critico con il preside Vaccaro

MUSSOMELI – Il professore Tonino Calà interviene in merito alla notizia che il dirigente scolastico del I Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di Mussomeli abbia fatto deliberare al collegio docenti e al consiglio d’istituto della sua scuola una proposta di accorpamento con l’Istituto Comprensivo di Vallelunga-Villalba.
Una decisione contro cui ricorda: “ben altra era stata la volontà dichiarata dai dirigenti scolastici e dalle amministrazioni di quei paesi che si era manifestata in una riunione dei comuni del Distretto Socio-sanitario 10, convocata presso l’aula consiliare del comune di Mussomeli dal presidente Mario D’Amico. In quella occasione, dopo ampia discussione, era stato approvato un documento da fare adottare ai collegi e ai consigli di classe delle scuole convenute, nel quale si esplicitava a maggioranza la volontà di confermare la situazione attuale di autonomia delle scuole, tranne per Campofranco e Milena che hanno deciso di comune accordo di accorparsi, considerato che Campofranco è sottodimensionato e, stante la circolare assessoriale della Regione Sicilia, ha ritenuto opportuno, per motivi di affinità territoriale e culturale, accorparsi con Milena.”
Un incontro durante il quale Calà, in veste di delegato rappresentante provinciale della Cgil Scuola, fece osservare ai presenti che, sulla base degli attuali numeri, le varie ipotesi di accorpamento non erano misure da realizzare urgentemente, come peraltro confermato da uno scambio di opinioni avuto con “un autorevole rappresentate dell’assessorato.”
E, nel suo intervento, sottolinea che lo stesso assessore regionale alla Pubblica Istruzione Mario Centorrino prevede un dimensionamento graduale, entro il 2014-2015. Di qui la sua contrarietà nei confronti di una presa di posizione a suo avviso dettata dalla paura: “quella – afferma – che si possa perdere qualche dirigenza a seguito di accorpamenti e fusioni.” Per lui Mussomeli “non vuole svolgere un insano ruolo di Caput Mundi”, e con tono amaro dichiara: “i paesi e le loro scuole vanno difese per scongiurare la morte civile dell’intera zona, evitando di fare politica di parte a vantaggio solo di qualcuno.”
Non manca neppure un monito nei confronti del presidente del consiglio d’istituto del I Comprensivo. “Caro presidente, – afferma – i bambini e le famiglie vanno difese difendendoci dai provvedimenti dell’attuale governo in materia scolastica. Sia i docenti che le famiglie sono stanchi ed indignati per l’uso politico che si fa della scuola e senza l’irragionevole provvedimento di dimensionamento non staremmo qui ad occuparci delle preoccupazioni del presidente del consiglio del I Istituto che notoriamente vanta un’appartenenza politica che sostiene l’attuale governo.”
E conclude invitando i colleghi docenti a una riflessione: “l’urgenza richiesta per l’accorpamento ad altro istituto esegue la volontà del ministro della pubblica istruzione e del ministro delle finanze di fare cassa ancora una volta a spese della scuola italiana e dei suoi lavoratori, quando invece la voce scuola, in un bilancio statale, non dovrebbe stare tra i costi da tagliare bensì tra gli investimenti da attuare e potenziare.”