SS.189: trenta croci bianche costeggiano la Statale della morte

CASTELTERMINI – Da un paio di giorni trenta croci bianche costeggiano un tratto di strada della statale 189. Trenta Croci collocate da un gruppo di ragazzi castelterminesi che vogliono tenere in allerta tutti sulla pericolosa situazione della strada, che continua a mietere vittime. Qui di seguito postiamo il comunicato che i giovani stanno divulgando attraverso il social netto face book.

 

Tutti abbiamo le nostre croci, alcuni scelgono di  appenderla a monito eterno

Da questo pomeriggio, trenta croci bianche costeggiano la Statale della morte, la famigerata S.S. 189, che cosi bene conosciamo e temiamo, e che tuttavia, continua a mietere vittime. Trenta perché è il prezzo del triste tributo del sangue che il nostro comune ha pagato. Bianche perché sono morti silenziosi, che non fanno rumore,né sulla stampa nazionale,

( al massimo se ne occupa la stampa locale), né negli uffici di una prefettura. Trenta croci bianche forse non sono nulla rispetto alle plateali e rumorose proteste che sono partite da Facebook, figlie di genitore ignoto, e rilanciata dal sindaco, avv. Sapia, che intende occupare la S.S.189, seguito dalla cittadinanza e dai colleghi sindaci di quei paesi che, sfortuna loro, come noi hanno nella Strada della Morte il passaggio obbligato. Rispettando la totale libertà di espressione personale, noi, in qualità di cittadini comuni, che spesso percorrono quella strada per necessità,con gli occhi aperti e il gelo nel cuore,riteniamo la proposta di occupare la Statale eccessiva e rischiosa. Muovere le coscienze, non vuol dire mobilitarsi perché rabbia e sgomento ci spingono, bloccare la viabilità di una provincia intera per un paio d’ore. E passate queste,che cosa succederà? Niente. Come niente succederà passando e vedendo quelle croci. Ma se un qualunque automobilista vedendo quelle croci, penserà che forse e meglio ritardare di qualche momento il proprio arrivo a casa, che rischiare la propria vita in un sorpasso azzardato, avremo raggiunto il nostro scopo. E magari il suo pensiero andrà a quelle persone che non ci sono più, e alle famiglie distrutte dal dolore. La nostra non è una protesta rumorosa, come non è rumoroso il dolore di chi ha perso un familiare in un evento drammatico. Di chi tra le lamiere contorte ha perso l’affetto. Di chi subisce il trauma di vedere una lapide di sfuggita,accanto ad una miriade di altre lapidi uguali, su una strada che sembra sempre più un cimitero. La nostra protesta è silenziosa per loro. Chiunque, su un social network,può criticare facilmente,specie nascondendosi dietro la propria codardia, ma la fiaccolata per le vittime della strada, organizzata dall’Associazione “Una Strada per la Vita”, ha stretto in un abbraccio ideale i familiari delle vittime, non facendoli sentire soli, e smuovendo finalmente qualcosa nella coscienza collettiva della nostra provincia. Riteniamo pertanto questa via la migliore da seguire, senza creare disagi, senza volere fare dello sciacallaggio mediatico su questioni cosi delicate e profonde, ma semplicemente in ossequio a quelle persone che prematuramente ci hanno lasciato, che magari non conoscevamo direttamente ma che migliaia di volte abbiamo incrociato in giro, con la rabbia nel cuore di chi teme quella maledetta strada. Quella maledetta strada che è ancora li,pronta a chiedere un nuovo tributo di sangue.

 

 

Credo nelle idee che diventano azioni  (Erza Pound)

 

Marco Vancardo

Donatella segretario

Vincenzo Insalaco

Carmelo Sciarrabone

Giuseppe Di Franco

Davide Sclafani

Piero Minardi

Paolo Morreale

Luca Lombardo

Dario Giuliano