LERCARA FRIDDI – Da antica dimora ottocentesca a sede museale: è Villa Rose, residenza aristocratica del XIX secolo che dopo 10 anni di restauri è pronta per essere di nuovo vissuta e ammirata.
L’appuntamento è fissato per venerdì 23 settembre, alle 12.30, con il taglio del nastro da parte del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. Nel pomeriggio invece, a partire dalle 18, incontri e visite guidate all’interno dell’edificio. L’occasione è stata celebrata anche con un apposito annullo filatelico che avverrà in contemporanea all’inaugurazione.
Sono oltre un milione e 800 mila gli euro spesi per rimettere a nuovo Villa Rose: si tratta di un finanziamento del Pit 8 (Piano integrato territoriale) “Valle del Torto e dei Feudi”, con i fondo del Por Sicilia 2000-2006. Ad effettuare i lavori l’Ati (associazione temporanea d’impresa) “Tmg costruzioni e Saieva costruzioni di Agrigento”, che ha aperto il cantiere nel 2007, dopo il bando regionale di concessione dei fondi del 2001.
La villa è un esempio di costruzione in stile vittoriano, costruita nel primo Ottocento da James Rose, uomo d’affari inglese che diede il via all’estrazione dello zolfo a Lercara. L’edificio è noto anche come “Villa Lisetta”, dal nome della moglie di Rose e ha ospitato nei primi del Novecento la caserma dei carabinieri e più tardi la scuola media. Adesso, dopo il suo restauro, sarà destinata a sede museale oltre che a ospitare il servizio del Parco archeologico industriale e Museo della zolfara, attualmente ospitati presso l’area tecnica comunale.
