Panepinto:«non ho mai barattato voti con nessuno»


BIVONA – L’Onorevole Giovanni Panepinto risponde attraverso il proprio blog Fianco a Fianco, all’articolo pubblicato su Grandagolo, dove vengono pubblicati dei rapporti choc dei carabinieri che accusano l’onorevole di essere stato aiutato dalla mafia della bassa quisquina in occasione delle amministrative del 2007 a Bivona.  Qui di seguito la risposta dell’Onorevole Panepinto.


“La reazione per l’impegno politico all’interno del mio partito e sulle diverse battaglie dall’acqua pubblica ai rifiuti me l’aspettavo. La quantità di fango lanciatami contro, però, è certamente spropositata oltre che priva di ogni fondamento.

Gli atti amministrativi da me prodotti come Segretario Comunale e come Sindaco sono stati sempre improntati al rispetto delle regole e della legalità.

La lotta alla mafia è stata e continuerà ad essere sempre principio fondamentale della mia vicenda personale e politica. Non ho mai ricevuto nessun atto giudiziario, citazione o avviso, sono stato diversamente, da sempre destinatario di lettere anonime false.

Non ho mai barattato voti con nessuno e con nessuna consorteria mafiosa al contrario mi sono sempre fatto garante della legalità nel mio comune.

Probabilmente diventare Sindaco per la terza volta ha dato fastidio a quanti gestivano piccoli e grandi interessi nel Comune di Bivona.

È opportuno precisare che Il giornale “Grandangolo” riporta, attraverso un’informativa dei Carabinieri del 2007, sia una lettera anonima tra le tante scritte per screditarmi, sia un diverbio tra il sottoscritto e il Sig. Cutrò Ignazio sui tempi di consegna di un lavoro relativo ad una strada di collegamento con il liceo Classico di Bivona. Diverbio ampiamente chiarito.

Tant’è che, in ordine alla querela presentata nei miei confronti dal Sig. Cutrò, richiamata nell’articolo, non viene scritto che è stata rimessa dallo stesso Cutrò.

Se qualcuno pensa, come è accaduto in questi giorni, di intimidirmi con questi metodi sulle mie prese di posizione si sbaglia di grosso.”

Tratto da Fianco a Fianco